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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Novembre 2013
 
   
  AUDIOCOOP AL MEDIMEX IL 6 DICEMBRE INCONTRO SU MUSICA ED ECONOMIA APERTURA DEL VICE MINISTRO STEFANO FASSINA

 
   
  Bari, 27 novembre 2013 - Nell’ambito del Medimex di Bari, venerdì 6 dicembre a partire dalle 12:30 si svolgerà un incontro dal titolo “Musica ed Economia negli anni del digitale; quali interventi per il futuro della nuova musica italiana?”. Si farà il punto sul reale rapporto fra musica ed economia, per comprendere lo scenario attuale e gettare luce su quello futuro. Il convegno sarà moderato da Giordano Sangiorgi del Mei e sarà aperto dal Vice Ministro per l’Economia, l’onorevole Stefano Fassina. Fra gli interventi che si succederanno nel corso dell’incontro, quelli di Tania Varuni e Giovanni Gulino (Musicraiser), Laura Mirabella (Deezer), Carlo Testini (Arci), Claudio Formisano (Dismamusica), Francesco Fiore (Orchestre e Bande Multietniche/rete dei Festival), Enrico De Angelis (Premio Tenco). Saranno inoltre presenti Luca Valtorta di La Repubblica Xl, Niccolo’ Vecchia di Radio Popolare, Giuseppe Viggiano di Cna Cultura e Spettacolo, Luca Fornari, Presidente Atcl Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, Vincenzo Spera di Assomusica, Tommaso Zanello di Aia, Giampiero Bigazzi di Audiocoop, Roberto Pietrangeli degli Amici della Musica, Giuseppe Saponari di Bed & Rec, Claudio Brescia di Brescia Management, Elvis Ceglie di Push Up e tanti altri. E’’ fondamentale fare un punto sul rapporto reale fra musica ed economia; alcuni dei principali player del settore economico della musica, compresa quella digitale, porteranno quindi dati aggiornati e il proprio insight sul settore, per gettare luce sulla portata economico-occupazionale odierna e futura dell’industria musicale. Del resto, doveva succedere prima o poi anche nel nostro Paese che qualcuno prendesse l’iniziativa di raccogliere firme per presentare alle autorità competenti la richiesta di includere nella programmazione radiofonica un “tetto” minimo per le produzioni nazionali. L’idea è stata lanciata dal Coordinamento Nazionale degli Amici della Musica (organismo di cui fanno parte oltre 30 Associazioni tra le più importanti del settore), in occasione del Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) svoltosi a Faenza alla fine del settembre scorso. Audiocoop, Arci, Artisti Italiani Associati, Cna Cultura e Spettacolo, La Rete dei Festival e molte altre sigle, insieme a molti singoli operatori nel territorio nazionale, hanno lanciato la proposta che prevede un nuovo “contratto di servizio” Stato-rai e dei principali Network privati, per inserire un vincolo che porti la diffusione di una quota pari al 40% di musica italiana all’interno della programmazione quotidiana, con un ulteriore 20% destinato alla promozione di giovani talenti; cosa che in Francia è già realtà. L’appello integrale si trova su change.Org. Anche gli artisti scalpitano e non solo gli emergenti: il primo grande nome a firmare e sostenere la richiesta è stato Piero Pelù. Forse è un buon momento per tentare qualche ragionevole forma di cambiamento dopo l’avvenuta approvazione della Tax credit e Act live(l’autocertificazione per promuovere concerti live per i piccoli locali fino ad un massimo di 200 persone) e l’interessamento del Ministro Massimo Bray sulle tematiche della produzione musicale.  
   
 

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