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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Novembre 2013
 
   
  AERADRIA: TUTTI SOLIDALI PER SALVARE L´AEROPORTO

 
   
   Rimini, 27 novembre 2013 - “Siamo qui per salvare l’aeroporto”. Ha esordito così Manlio Maggioli, Presidente della Cdc di Rimini, introducendo l’incontro convocato con urgenza dall’Ente camerale per chiarire la situazione di Aeradria, a fronte delle ultime vicende giudiziarie e delle voci incontrollate che si sono levate nei giorni scorsi attorno all’Aeroporto. Un incontro partecipato e positivo, che ha permesso a tutti i presenti di fare il punto, con estrema chiarezza e semplicità, sulla situazione di Aeradria. Di fronte ad una platea gremita di tutti i massimi rappresentati delle associazioni di categoria, delle imprese, delle banche del territorio della provincia di Rimini, hanno così relazionato i nuovi vertici di Aeradria ovvero Cristina Pesaresi, vice presidente; Paolo Trapani, direttore generale, accompagnati dall´avvocato Pierdanilo Beltrami, dello Studio Lombardi e Molinari; e il presidente di Banca Carim, Sido Bonfatti. Paolo Trapani ha ricordato i passaggi che il nuovo Cda di Aeradria ha dovuto affrontare e gestire a partire dal 1 agosto, quando si è insediato, valutando e gestendo una situazione complessa al termine della quale è stata presentata una richiesta di concordato in continuità aziendale, grazie al quale, ha ricordato Trapani, “sarà possibile far fronte a quasi tutti i creditori dell’azienda, proseguendo nell’operatività, ovvero mantenendo i voli, le entrate, le forze lavoro che ruotano attorno allo scalo di Miramare”. Sono state ricordate le cifre del piano di rafforzamento al concordato, 5 milioni di euro, di cui: - due milioni di euro derivanti dall’emissione di un prestito obbligazionario convertibile e convertendo (destinato a produrre un rafforzamento patrimoniale della società per pari importo), per il quale sono già stati raccolti impegni a garanzia dell’integrale sottoscrizione del prestito da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca; Banca Malatestiana; Banca di Rimini; Banca di Credito Cooperativo Valmarecchia; Banca Popolare della Valconca); - 1,3 milioni di euro derivanti dalla emissione di un minibond destinato ad essere collocato sul mercato Extra-mot e per il quale sono già stati raccolti impegni di garanzia dell’integrale collocamento da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca); - risparmi a seguito, tra l’altro, di accordi sindacali per complessivi 1,7 milioni di euro. Rispetto ad Air Spa, Trapani ha precisato che “la Società, al fine di tenere conto di tutte le criticità sollevate dal Commissario Giudiziale nella sua relazione, ha anche provveduto ad appostare alcuni fondi rischi che sterilizzino gli effetti di alcune potenziali passività, tra le quali quelle legate alle conseguenze del recente fallimento della società Air Spa ed al rischio (peraltro contestato) che i creditori di quest’ultima possano acquisire titolo per rivendicare un risarcimento da parte di Aeradria, in quanto società controllante. Quanto poi a Riviera di Rimini Promotions Srl, con la quale non esiste alcun rapporto di compartecipazione societaria, la società ha già provveduto ad integralmente svalutare tutti i crediti che la stessa ha nei suoi confronti. Anzi: è la Rdr Promotions ad essere in una posizione debitoria nei confronti di Aeradria”. Trapani ha poi ricordato il trattamento riservato ai creditori: saranno rimborsati al 100% i creditori privilegiati; al 50% i creditori strategici; al 30% i creditori secondari. A fronte dei 52 milioni di debiti accumulati dalla passata gestione di Aeradria, dunque, 28 milioni saranno convertiti in azioni e altri 12 milioni saranno restituiti garantendo così un risarcimento ai creditori particolarmente elevato rispetto a situazioni analoghe. L’interesse è quindi che Aeradria non fallisca, altrimenti molto di meno sarebbe quello che potrebbe arrivare ai creditori. “Il nuovo Cda di Aeradria ritiene quindi – ha concluso il direttore di Aeradria – di aver risposto positivamente alla situazione, integrando ad un piano concordatario ritenuto efficace e risolutivo, altri 5 milioni di euro. Si confida quindi in una prossima riconvocazione dell’adunanza dei creditori, per poter procedere ed arrivare all’approvazione del concordato in continuità aziendale”. “Se Aeradria dovesse invece fallire - ha chiosato Trapani - la concessione Enac cadrebbe ex lege e non si possono immaginare i tempi che ci vorranno per poter far ripartire l’aeroporto. Una soluzione comunque incomprensibile anche a fronte dei 4mila passeggeri che solo sabato sono transitati per lo scalo di Miramare”. Sido Bonfatti, Presidente di Banca Carim, è intervenuto sottolineando l’interesse che muove l’Istituto di credito riminese in questa vicenda: “Un interesse particolare, finalizzato al recupero dei crediti vantati nei confronti di Aeradria, e un interesse generale, riferito all’importanza e il valore che lo scalo ha per l’economia del territorio”. “Sono rimasto sorpreso – ha detto Bonfatti – dallo svolgimento della procedura, dove si sono presentati estranei e hanno detto la loro. Comunque, se c’è un problema – ammesso che ci sia – va risolto. Se non c’è, ovviamente no. E io credo che il problema non ci sia. Se fallisse l’aeroporto, non ci sarebbe la salvaguardia dei creditori, dei posti di lavoro, della struttura produttiva. Cosa che invece ci potrà essere a concordato approvato. Due gli equivoci che vorrei rimuovere: se l’aeroporto fallisse ci sarebbe maggior rigore, in un’ottica di giustizialismo e trasparenza, nella valutazione dell’operato? Tecnicamente no. Spetterà ai creditori che entreranno nella compagine societaria valutare, in maniera equilibrata e consapevole, il da farsi. In secondo luogo: non so quale interesse possa muovere un curatore fallimentare ad affossare un debitore. Dovrebbe invece favorire il risanamento”. “In tutto questo – ha concluso Bonfatti – Banca Carim non ha cambiato idea. Se sono queste le sorprese (l’istanza di fallimento presentata da Rdr Promotions e l’intervento di Air S.p.a., ndr.) ben vengano! E che il piano sia rimesso nelle mani dei creditori, per la propria valutazione personale”. Ha concluso l’incontro il presidente della Cdc di Rimini, Manlio Maggioli, che ha sottolineato il valore e la chiarezza delle esaustive relazioni fatte dai nuovi vertici di Aeradria e dal Sido Bonfatti. “La Cdc di Rimini - ha concluso Maggioli - ha sempre fatto di tutto per salvare l’aeroporto perché si configura come un dovere, ma soprattutto perché è inimmaginabile chiudere uno scalo che funziona. Leggo veramente come messaggio positivo il fatto che tutte le categorie economiche siano presenti questa sera, in un concorso di solidarietà che rende evidente la compattezza del territorio rispetto alla vicenda Aeradria. Diamo, infine, atto al nuovo Cda di Aeradria, a Banca Carim e anche alle altre banche del territorio, di aver fatto tutto il possibile, fino ad oggi, per portare a casa questo concordato in continuità. Ora tutto viene rimesso alle decisioni della magistratura”.  
   
 

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