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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Novembre 2013
 
   
  PRESIDENTE UMBRIA MARINI A CONSIGLIO MINISTRI EUROPEI: REGIONI CHIEDONO POLITICHE DI COESIONE EFFICACI PER FAR AVANZARE TERRITORI ED EUROPA

 
   
  Vilnius (Lituania), 27 novembre 2013 - "Ciò che a noi, rappresentanti delle Regioni di tutta Europa, interessa maggiormente non è la difesa delle nostre prerogative, bensì fare in modo che gli investimenti pubblici siano più efficaci, affinché siano realmente impiegati a combattere le sfide che i nostri territori devono affrontare". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel suo intervento alla riunione del Consiglio dei Ministri d´Europa che si occupano della politica di coesione - riunitosi a Vilnius (Lituania)- cui ha partecipato in qualità di rappresentante del Comitato delle Regioni d´Europa. "Quanto più le politiche di coesione saranno efficaci - ha aggiunto Marini - tanto più esse contribuiranno a ripristinare la fiducia dei cittadini nei progetti europei" e, citando l´ex presidente della Commissione Europea, Jacques Delors, "l´Europa è come la bicicletta: se non avanza, cade", la presidente Marini ha sottolineato come "la coesione è l´Europa". Al centro dei lavori del Consiglio europeo dei ministri, c´è il pacchetto di regolamenti che disciplineranno la Politica di coesione "Fondi strutturali europei" per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020 - approvato una settimana fa dal Parlamento europeo - , frutto di più di un anno di lunghi e complessi negoziati tra lo stesso Parlamento, Consiglio, Commissione e Comitato delle Regioni, per il quale la presidente Marini era stata relatrice del parere approvato dal Comitato delle regioni d´Europa. Creazione di una nuova categoria di Regioni in transizione: introduzione del principio della "governance" multilivello e di partenariato; definizione di un quadro strategico comune per i cinque fondi europei di coesione e di investimento (che faciliterà così un approccio più integrato dei fondi): questi, a giudizio della presidente Marini, i principali elementi positivi contenuti nel "pacchetto" dei nuovi regolamenti comunitari. Secondo le Regioni europee, inoltre, è positivo il mantenimento del Fondo Sociale Europeo (Fse) nella politica di coesione, nonostante il fatto che questo sia ancora gestito a livello nazionale in numerosi Stati membri. La presidente Marini ha quindi sottolineato come sia stato importante che il negoziato di questi mesi si sia concluso con il riconoscimento dell´attuale situazione di persistente crisi economica e di conseguenza ciò abbia determinato "l´attribuzione di considerevoli risorse del Fondo sociale europeo all´obiettivo di inclusione sociale e lotta alla povertà". Per il Comitato delle Regioni, e dunque per le istituzioni regionali e locali europee, ha proseguito la presidente Marini, "resta il rammarico per la riduzione del budget complessivo destinato alla politica di coesione per il periodo 2014-2020, soprattutto in considerazione del fatto che gli investimenti pubblici, soprattutto per le Regioni, sono attuati in tutti gli Stati membri grazie ai fondi strutturali e di coesione (e in Italia soprattutto si tratta delle uniche risorse a disposizione delle autorità locali per politiche di sviluppo e crescita economica) e che questi investimenti sono fondamentali per la ripresa economica". Infine, la presidente Marini ha ribadito al Consiglio dei Ministri europeo il "disappunto" per l´introduzione della "condizionalità macroeconomica", in forza della quale nel caso in cui uno Stato membro fosse inadempiente nelle sue politiche di bilancio, verrebbero bloccati i fondi strutturali per lo stesso Stato: "una clausola così rigida - ha concluso la presidente Marini - rischia di penalizzare innanzitutto imprese, pubbliche amministrazioni locali e gli stessi cittadini, essendo questi soggetti i principali beneficiari di tali finanziamenti, oltretutto già duramente colpiti dalla crisi economica".  
   
 

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