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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Novembre 2013
 
   
  CENTRI IMPIEGO, TOSCANA: GARANTIRE CONTINUITÀ AL SERVIZIO E COSTRUIRE LŽAGENZIA REGIONALE

 
   
  Firenze, 27 novembre 2013 – UnŽagenzia regionale dei servizi per il lavoro, dalla quale dipenderanno i centri per lŽimpiego oggi gestiti dalle Province. EŽ questa lŽipotesi di riorganizzazione sulla quale sta lavorando la Regione Toscana, alla luce delle incertezze, che permangono, sul futuro delle Province e dei problemi, più immediati, legati alla mancanza di fondi. Lo ha spiegato ieri lŽassessore al lavoro Gianfranco Simoncini intervenuto allŽIstituto Stensen, a Firenze, al convegno organizzato da Cgil Toscana sul tema "I servizi per lŽimpiego nella crisi economica". "I servizi per lŽimpiego – ha detto lŽassessore - si sono rivelati in questi anni uno strumento importante per fronteggiare la crisi economica in atto. Basti pensare che da luglio 2009 si sono presentati agli sportelli circa 80 mila lavoratori ai quali sono state erogate 550 mila azioni di politica attiva. EŽ un servizio che non possiamo permetterci di interrompere, anche perchè fra breve dovranno fare i conti con lŽattuazione dellŽAspi, introdotto dalla legge 92 del 2012 e dalla prossima attivazione della Garanzia giovani. Per questo la Regione, per garantire, anche in questa fase di incertezza, la prosecuzione dellŽattività dei centri, ha anticipato 7 milioni di euro di risorse e previsto nella proposta di bilancio 2014 ulteriori risorse. Grazie a queste sarà possibile, da gennaio 2014, sopperire ai ritardi con i quali giungeranno i fondi del Fse che in parte contribuiscono a finanziarli". Se il problema di una definizione dellŽassetto istituzionale dopo il superamento delle Province dovrà necessariamente essere affrontato anche a livello nazionale, la creazione di unŽAgenzia regionale che ne raccolga le competenze potrebbe anticipare i tempi e costituire poi unŽarticolazione regionale di un futuro sistema nazionale del lavoro. Questa proposta è stata inserita nella bozza di Dpef 2014 inviato insieme al Bilancio al Consiglio regionale. "AllŽagenzia regionale potrebbero essere affidati i compiti per quanto riguarda il collocamento e le politiche attive del lavoro, a suo tempo conferiti alle Province. I centri per lŽimpiego dovrebbero trasformarsi in strutture periferiche dellŽagenzia, con compiti di accoglienza ed erogazione dei servizi, in rapporto con il territorio e con i privati. LŽagenzia nazionale dovrebbe avere funzioni di coordinamento e monitoraggio". "Il confronto col Governo nazionale - ha concluso - dovrebbe permettere di fare un salto di qualità significativo al sistema, con la dotazione di risorse adeguate alle medie europee, superando la pesante sottostima della realtà italiana, e garantendo al tempo stesso la definizione di standard uniformi di servizi e di personale a livello nazionale.  
   
 

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