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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Novembre 2013
 
   
  VENETO: DISCUSSIONE IN CONSIGLIO DEL NUOVO PIANO CASA

 
   
  Venezia, 28 novembre 2013 - Il vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato è intervenuto in consiglio regionale nell’ambito della discussione generale sul nuovo Piano Casa, il testo di legge unificato di quattro progetti – tra cui quello della giunta – con le "Nuove disposizioni per il sostegno e la riqualificazione del settore edilizio e modifica di leggi regionali in materia urbanistica ed edilizia". Zorzato ha ribadito che l’obiettivo principale è la semplificazione e la chiarezza su quello che ogni cittadino può fare per migliorare la propria abitazione. Con riferimento al Piano Casa in scadenza, Zorzato ha detto che “quella del Veneto è stata la miglior legge a livello nazionale, che ha applicato il concetto di crescita a costo zero”. Tutte le analisi hanno evidenziato che ha consentito, con i 62 mila interventi realizzati, investimenti tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro e ha fatto lavorare l’impresa veneta sostenendo il settore in un momento di crisi. Quello delle ristrutturazioni, ha ricordato Zorzato, è infatti l’unico settore in positivo e ha fatto registrare un +5,8%. Zorzato ha fatto rilevare inoltre che la legge veneta sul Piano Casa finora applicata ha la stessa filosofia di quella nazionale, ma dal momento che le Regioni non possono operare sulla fiscalità è intervenuta sul piano delle volumetrie con bonus edilizi a favore di tutti i cittadini. Questa legge – ha detto Zorzato – non è una legge urbanistica, né di programmazione urbanistica, ma si configura come un regolamento edilizio regionale che, tra l’altro, non è andato a toccare la superficie agricola utilizzata. L’intervento medio è stata di circa 160 mc. E anche per gli edifici industriali gli interventi di ampliamento sono stati minimi e non hanno comportato nessuna devastazione del territorio, oltre che realizzare buoni interventi per il miglioramento di un patrimonio edilizio qualitativamente discutibile. Anzi, il Piano Casa si può considerare la “madre delle leggi” per il contenimento del suolo e non va a incidere sul “carico urbanistico”, in considerazione del fatto che l’aumento della popolazione nel Veneto è del tutto marginale. E’ dimostrato – ha concluso – che se fosse stato meglio applicata dai comuni, invece che 2,5-3 miliardi di euro di investimenti ne avrebbe dati almeno 4,2 e in futuro, con la nuova normativa, potrebbero diventare 5,5 miliardi, contribuendo ancora alla tenuta del settore. Lavorandoci insieme si può migliorare ulteriormente, per semplificare e consentire interventi senza porre inutili vincoli per fare il bene di tutti.  
   
 

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