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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Dicembre 2013
 
   
  OBIETTIVO BEI: RIAVVIARE LA CRESCITA

 
   
  Strasburgo, 2 dicembre 2013 - Investimenti, crescita, occupazione, infrastrutture, crisi, austerità ... Queste sono le questioni che deve affrontare quotidianamente il Presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), Werner Hoyer. Lunedì 25 novembre lo abbiamo incontrato in occasione della relazione annuale della Bei di fronte alla commissione per il Controllo dei bilanci del Parlamento europeo. Il nuovo bilancio Ue per il periodo 2014-2020 sarà più ristretto rispetto al precedente e i bilanci statali sono ancora sotto pressione. I prestiti della Bei diventeranno più importanti e sapranno compensare l´austerità contribuendo a rilanciare la crescita e l´occupazione nell´Unione europea? Per rispondere alla crisi, la Bei ha fatto una vera e propria inversione a "u" mettendo in atto una politica anticiclica rispetto alla sua normale propensione pro-ciclica. Questo è stato possibile dopo che gli Stati membri hanno deciso di rafforzare sostanzialmente il capitale della Bei mettendole a disposizione 10 miliardi di euro. Quest´anno e nei prossimi due aumenteremo i prestiti del 40%, fino a 70 miliardi di euro, per riavviare la crescita e creare nuovi posti di lavoro in Europa. La Bei saprà svolgere un ruolo più importante nell´ambito del nuovo quadro finanziario pluriennale 2014-2020. La Bei fornisce un´assistenza speciale ai paesi che hanno ottenuto un piano di salvataggio dall´Ue? Ci impegnamo a prestare somme considerevoli ai paesi in difficolta che sono stati colpiti duramente dalla crisi. Il nostro aiuto è diretto in particolare alle Pmi e alle società a capitalizzazione di medio livello. Il nostro target per i prestiti alle Pmi per l´anno 2013 è superiore del 50% rispetto al 2012. Questo obiettivo permetterà alla Bei di mettere a disposizione delle Pmi e delle società a capitalizzazione di medio livello oltre 20 miliardi di euro. Ma a scanso di equivoci: il nostro modello di business si basa su un sistema di investimenti equilibrati in tutta l´Unione europea. Questo è della massima importanza per i nostri investitori. La Bei è anche un attore sui mercati finanziari. Pensa che la crisi finanziaria e bancaria sia già alle nostre spalle? Cosa succederà in Europa: stagnazione o crescita? L´europa ha risposto alla crisi con una strategia coerente e uniforme. Questa strategia sta portando i suoi risultati. Gli squilibri sono stati ridotti, e la competitività, in particolare nei paesi del sud, è migliorata. Irlanda e Spagna stanno per mettere fine ai loro programmi di sostegno. Si vede una luce in fondo al tunnel - ma naturalmente non c´è tempo per l´autocompiacimento, in particolare per quanto riguarda gli elevati tassi di disoccupazione. Solo quando la situazione migliorerà sul mercato del lavoro, potremo dire che la crisi è finita.  
   
 

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