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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Dicembre 2013
 
   
  TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA PER GLI ARTIGIANI DELLA BRIANZA

 
   
  Monza, 4 dicembre 2013 - Per le imprese artigiane della Brianza, il Iii trimestre 2013 si apre con una stabilizzazione della produzione, sia a livello congiunturale che a livello tendenziale attorno allo zero, interrompendo così la caduta della produzione registrata per tutto il 2012 e i primi 6 mesi del 2013. Anche il fatturato dopo un biennio di segno negativo torna positivo, con una variazione tendenziale del +2,1% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e del +0,5% a livello congiunturale (rispetto al Ii trimestre 2013). L’indicatore economico relativo agli ordini si mantiene pressoché stabile a livello congiunturale, registrando -0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione tendenziale registra -1,3% rispetto allo stesso trimestre del 2012. Sul fronte del lavoro le imprese artigiane possono comunque contare su una lieve ripresa: torna infatti positivo il saldo occupazionale passando dal -0,6% del Ii trimestre al +0,8% del trimestre attuale, risultante da un tasso di ingresso dell’1,9% e tasso di uscita dell’1,1%. Allo stesso modo diminuisce il ricorso alla Cig che ha riguardato il 9,2% delle imprese artigiane (era il 20,5% nel Ii trimestre) e anche il totale monte ore lavorate passa dal 3,1% all’1,8% del trimestre attuale. Le aspettative per il prossimo trimestre rimangono negative sia riguardo all’occupazione che alla produzione, nonostante quest’ultimo indicatore abbia registrato un miglioramento rispetto allo scorso trimestre, con il 31,6% degli artigiani che si aspetta una diminuzione della produzione (era il 40,7% nel Ii trimestre 2012), e il 17,1% un aumento. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’89,9% non attende cambiamenti, tuttavia si abbassa la percentuale di imprenditori che prevede la diminuzione dell’occupazione passando dall’11,5% del Ii trimestre al 9,2% dell’attuale. È quanto emerge dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (Iii trimestre 2013), realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza. “Dopo un lungo periodo caratterizzato da indicatori negativi, riguardanti diversi parametri – ha dichiarato Gianni Barzaghi, membro di Giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza - i dati dell’ultima congiuntura relativi alla produzione si stabilizzano attorno allo zero, il fatturato torna di segno positivo ma “una rondine non fa primavera”. Gli artigiani guardano ancora con una certa preoccupazione all’avvenire: le aspettative rimangono negative, ma si abbassa la percentuale degli artigiani che si aspetta una diminuzione della produzione." “Nonostante le aspettative degli artigiani della Brianza sul mercato del lavoro non diano segnali di ottimismo, il saldo tra entrate ed uscite relativo all’occupazione del trimestre in esame rappresenta un’eccezione positiva rispetto agli scorsi mesi. Ha dichiarato Walter Mariani, membro di Giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza. Questo dato, unito alla diminuzione del ricorso alla Cig, interrompe uno scivolamento verso il basso in atto da mesi, che ci auguriamo possa essere definitivamente bloccato anche grazie a misure che alleggeriscano gli oneri fiscali a che ricadono sulle imprese artigiane”. Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (Iii trimestre 2013) Produzione - Nel terzo trimestre del 2013 la produzione dell’artigianato manifatturiero interrompe la caduta registrata per tutto il 2012 e i primi sei mesi del 2013. Sia la variazione congiunturale (espressa come media mobile a 4 termini) che quella tendenziale sono attorno allo zero. Il numero indice della produzione, espresso in rapporto al valore della produzione del 2005 (posto pari a 100) nel trimestre in esame rimane quindi sugli stessi livelli del precedente attestandosi a 68,4. Anche il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime il livello della produzione in percentuale al potenziale massimo degli impianti in funzione, continua pertanto a mantenersi su bassi livelli attestandosi al 60,6%. Fatturato - Nonostante la stazionarietà del livello della produzione, nel terzo trimestre si segnala una crescita che interrompe un biennio di segno negativo, come si osserva dal grafico. La variazione tendenziale (rispetto al terzo trimestre del 2012) del fatturato a prezzi correnti è infatti positiva, pari a +2,1%, mentre su base congiunturale (rispetto allo scorso trimestre) si tratta di un +0,5%. Il numero indice del fatturato (posto 100 il valore medio dell’anno 2005), si attesta stabilmente su valori molto vicini a quelli della produzione. La quota del fatturato estero sul fatturato totale anche nel trimestre in esame continua ad essere su valori relativamente elevati rispetto alla media degli ultimi anni, registrando il 10,6%. Ordini - Dagli ordini acquisiti nel trimestre arriva invece un’indicazione meno positiva per l’artigianato manifatturiero brianzolo. In termini congiunturali, ovvero rispetto al trimestre precedente (espresso come media mobile a 4 termini) si registra una sostanziale stabilità degli ordini totali (-0,2%), mentre in termini tendenziali, ovvero rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente, il calo è del -1,3%. Coerente con l’andamento degli ordini la diminuzione registrata per il periodo di produzione assicurato dagli ordini pervenuti che scende a 33,7 giorni, circa 3 in meno rispetto a quanto dichiarato lo scorso trimestre. Scorte Di Materie Prime E Prodotti Finiti - In linea con il dato dello scorso trimestre, solo una piccola quota di imprenditori artigiani (6,8%) giudicano abbondanti le scorte di materie prime contro il 22,0% che le giudica scarse, per un saldo tra le indicazioni di eccedenza e di scarsità che rimane negativo (-15,3 punti percentuali). Per le scorte di prodotti finiti rimane attorno al 5% chi le considera esuberanti mentre sale fino al 40,7% chi le ritiene scarse (erano il 16,4% lo scorso trimestre). Non si ferma la crescita dei prezzi delle materie prime (+2,3% nel trimestre), sostanzialmente immutato il livello dei prezzi dei prodotti finiti (+0,1%). Occupazione - L’andamento del mercato del lavoro rappresenta un’eccezione positiva rispetto agli altri dati congiunturali e ai dati occupazionali degli scorsi trimestri. Il saldo occupazionale del trimestre, pari al +0,8%, è il risultato della differenza tra un tasso di ingresso dell’1,9% e un tasso di uscita dell’1,1%. Contemporaneamente diminuisce il ricorso alla Cig, nel trimestre ha riguardato il 9,2% delle imprese artigiane manifatturiere (contro il picco negativo del 20,5% nel trimestre scorso) e l’1,8% del monte ore lavorate nel trimestre (era il 3,1% tre mesi fa). Aspettative - Le aspettative per il prossimo trimestre degli artigiani brianzoli rimangono pessimiste sia riguardo all’occupazione che alla produzione, tuttavia registrano un miglioramento per quest’ultima. Per la produzione rimane attorno al 50%, come nel trimestre passato, la quota di chi non si aspetta variazioni, mentre prevedono un aumento il 17,1% contro il 31,6% che si aspetta una diminuzione. Per quanto riguarda l’occupazione, sale fino all’89,9% l’aspettativa di stabilità, contro un 9,2% che si aspetta una diminuzione.  
   
 

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