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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Dicembre 2013
 
   
  WTO, CALENDA AL VERTICE DI BALI PER RILANCIO SCAMBI MONDIALI POI IN MALESIA E SINGAPORE PER PRESENTARE “DESTINAZIONE ITALIA”

 
   
  Roma, 4 dicembre 2013- E’ iniziata ieri a Bali (Indonesia) la Ix Conferenza Ministeriale (Mc9) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) alla quale partecipa in veste di rappresentante dell’Italia il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. La Conferenza è un appuntamento cruciale per le sorti del sistema del commercio multilaterale. A Bali, i Ministri del Commercio di 159 Paesi cercheranno di raggiungere un accordo sul cosiddetto “Pacchetto di Bali”, composto da tre tipi di misure finalizzate ad aumentare lo scambio di merci a livello mondiale. Primo, alcune misure dedicate allo sviluppo dei Paesi più poveri. Secondo, un alleggerimento delle procedure doganali e una loro convergenza verso gli standard dei Paesi avanzati in termini di certezza delle regole e del diritto: si tratta di un capitolo che gioverebbe soprattutto alla capacità di export delle piccole e medie aziende. Terzo, la revisione di alcune delle regole relative al commercio globale di prodotti agricoli. L’accordo potrebbe contribuire in maniera importante al rilancio degli scambi mondiali e quindi dell’economia globale. Secondo un rapporto del Peterson Institute di Washington, il reddito globale aumenterebbe di 2,4 migliaia di miliardi di dollari a seguito dell’accordo, che sosterrebbe anche 34 milioni di posti di lavoro. La situazione al momento non è definita soprattutto per l’incertezza relativa alle posizioni dell’India sul capitolo agricolo e degli Stati Uniti sul tema delle facilitazioni al commercio, ossia le procedure doganali. Nel complesso è un pacchetto equilibrato, se si sbloccherà la rigidità indiana sul tema agricolo. L’unione Europea, per la quale il contributo italiano sarà decisivo, potrà mediare con gli Stati Uniti sul resto per raggiungere l’obiettivo di un rilancio del multilateralismo. Il “Pacchetto di Bali” è parte di un’agenda negoziale più ampia lanciata nel 2001 in seno all’Organizzazione Mondiale del Commercio - il cosiddetto Doha Round - finalizzata a liberalizzare ulteriormente gli scambi mondiali di beni e servizi. Questi negoziati sono fermi ormai da anni per l’impossibilità di trovare una convergenza tra gli interessi dei Paesi industrializzati e delle economie emergenti. “La parola d´ordine di questa ministeriale Wto- secondo il Vice Ministro Calenda- potrebbe davvero essere ‘adesso o mai più’. Noi ce la metteremo tutta, ma se a Bali non si raggiungerà un accordo, non sarà certo finita la strada di una economia globale aperta e con regole certe a tutela delle nostre produzioni. Il futuro sarà riservato alle negoziazioni plurilaterali e bilaterali a partire dalle trattative con gli Usa per il nuovo accordo transatlantico. Sarebbe tuttavia un peccato, soprattutto perché i Paesi più deboli perderebbero un forum di trattativa importante. Speriamo che prevalga la saggezza e si chiuda un accordo ambizioso che porti maggior crescita da noi e nei Paesi emergenti”. A margine della Conferenza, il Vice Ministro terrà numerosi incontri bilaterali con i Ministri del Commercio di Paesi considerati strategici per l’Italia o con i quali abbiamo criticità in corso. Dopo Bali, il Vice Ministro si recherà in Malesia e Singapore per guidare (dal 9 al 12 dicembre) una missione imprenditoriale organizzata da Confindustria, Ice, Simest e Unioncamere in collaborazione con Ance, Anie, Federprogetti, Gse e Anfia. Alla missione parteciperanno 65 aziende attive nei settori infrastrutture, costruzioni, impiantistica, petrolchimica, energie alternative e automotive. L’obiettivo sarà quello di promuovere una maggiore presenza delle nostre aziende in queste dinamiche economie asiatiche ma anche di favorire un maggior flusso di investimenti verso l’Italia. Durante la missione, infatti, il Vice Ministro avrà numerosi incontri anche con Fondi sovrani locali ai quali presenterà il nuovo piano del Governo italiano “Destinazione Italia”.  
   
 

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