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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Dicembre 2013
 
   
  PRESENTATE A VICENZA LE LINEE GUIDA DI EUROPA 2020 SUL TEMA “CITTÀ E TERRITORI”

 
   
  Venezia, 5 dicembre 2013 - Con L’assessore regionale al bilancio e alla cooperazione, Roberto Ciambetti, ha presentato a Vicenza, al centro congressi dell’Associazione Artigiani, a una platea di attori socio-economici del Veneto, le linee guida regionali per la prossima programmazione comunitaria Europa 2020 attorno al tema “Città e Territorio”, considerato strategico dall’Unione Europea. “L’ammontare delle risorse Fesr e Fse nelle Regioni a maggior indice di sviluppo – ha spiegato l’assessore – prevede per la prossima programmazione europea 2014-2020 Piano Operativi Nazionali (Pon), pari a 2 miliardi di euro, incluso il cofinanziamento solo statale, mentre per i Programmi Operativi regionali (Por), con il cofinanziamento Stato e Regioni, il valore complessivo è di circa 13,7 miliardi di euro, di cui 11,7 di risorse europee e cofinanziamento statale”. Mancano ancora i dati esatti della suddivisione regionale dei fondi, ma l’assessore si è detto fiducioso: “Il dato storico per il Veneto – ha detto –, nella scorsa programmazione 2007/13, vedeva il co-finanziamento regionale pari al 7,7% dei fondi Fesr e Fse nel complesso, su circa un miliardo e 163 milioni di euro in totale”, lasciando intendere che comunque per la nostra Regione potranno entrare in gioco cifre decisamente importanti, che andranno a finanziare assi di intervento già definiti dalla Commissione europea e tra questi, strategico, il tema delle Città e Territorio presentato, appunto, a Vicenza. “Oggi oltre il 68 per cento della popolazione europea si concentra in aree urbanizzate che definiscono vere e proprie regioni metropolitane in cui si produce più dei due terzi del Pil comunitario – ha sottolineato Ciambetti – . L’indicazione data dall’Unione della scelta strategica e della scommessa su città e territori è dunque chiara: la globalizzazione sta imponendo nuovi modelli e nuove scale dimensionali anche per le istituzioni e per il governo locale. Occorre un salto di qualità nella classe dirigente, dalla politica alla burocrazia, ma anche nelle infrastrutture materiali, nella formazione, nella creazione, in altre parole, di quella smart city, la città intelligente che si innerva nel territorio nel segno della eco sostenibilità”. “La sfida è aperta – ha concluso Ciambetti – e il Veneto può competere dall’alto di una economia basata sulla piccola e media impresa, la quale deve imparare a fare gioco di squadra al pari delle istituzioni locali”.  
   
 

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