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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Dicembre 2013
 
   
  RICERCA SU AMBIENTE E BIODIVERSITÀ, PIÙ SINERGIA TRA FEM E MUSE

 
   
  Trento, 5 dicembre 2013 - Con la sottoscrizione di un accordo quadro si rinforza la collaborazione tra la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e Muse Museo delle Scienze. Una sinergia che esiste da anni tra diversi gruppi di ricerca, ma che oggi finalmente trova formalizzazione nella sottoscrizione di una convenzione che mette in rete competenze, risorse e tecnologie. Questa mattina, all’interno del Muse si è svolto il primo di una serie di incontri operativi dove i ricercatori hanno illustrato i progetti scientifici comuni Numerosi i programmi sui quali collaboreranno i due enti, ognuno con le proprie competenze; la biodiversità montana, gli effetti dei cambiamenti climatici sul benessere umano e animale, il bioma alpino saranno oggetto di approfondimento scientifico, mettendo in rete dati e tecnologie. Nuovi strumenti e modalità per coinvolgere la cittadinanza sui temi della ricerca saranno utilizzati anche per valorizzare le ricerche svolte congiuntamente. “Una proficua collaborazione tra Fondazione Mach e il Muse – spiega il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Roberto Viola - è in atto già da diversi anni su progetti di ricerca specifici. L’accordo ora sottoscritto demarca un cambio di passo, una maggiore forza sinergica necessaria per accettare le sfide sia a livello locale che internazionale sul fronte della ricerca, innovazione, comunicazione e divulgazione scientifica. L’ambito della nostra collaborazione non si limiterà al settore ambientale ma abbraccerà tutte le attività che hanno come riferimento la valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Ci auguriamo che le idee e le proposte che svilupperemo, tutte finalizzate alla valorizzazione della “land based economy” del Trentino, potranno fornire un contributo importante allo sviluppo dei nuovi strumenti di programmazione del governo provinciale”. Sulla stesa linea il direttore del Muse, Michele Lanzinger, che spiega: “Il Muse è una istituzione che da sempre studia la natura. Tuttavia nei tempi moderni la complessità, la crescita dei problemi relativi all’ambiente, le tecnologie, i saperi sono diventati così ampi che la dimensione di studio naturalistico che caratterizzava il museo non è più sufficiente. Il percorso che ha fatto il museo in questi anni è stato anche un percorso di riconoscimento delle potenzialità del territorio e di chi sullo stesso sta realizzando una forte innovazione nello studio della diversità biologica. Da qui la collaborazione con la Fondazione Edmund Mach in termini di studio della complessità biologica. L’accordo tra Muse e Fem è un primo passo che mette a fuoco e a sinergia le capacità operativa delle due istituzioni e si proietta verso un futuro fatto di nuovi saperi, competenze e approcci scientifici innovativi”.  
   
 

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