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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Dicembre 2013
 
   
  BANCO DI GARABOMBO 2013 VENERDÌ 6 DICEMBRE “CALABRIA SOLIDALE” INCONTRO PUBBLICO CON DEGUSTAZIONE

 
   
  A Milano, venerdì 6 dicembre alle 18.30, sotto il tendone del commercio equo e dell’economia solidale di via Mario Pagano (fermata M1), presentazione ufficiale del progetto “Calabria Solidale”. Una serata per scoprire il senso e i prodotti d’eccellenza di una nuova filiera produttiva etica. Interverranno Michele Luccisano e Domenico Alafaci, rappresentanti del progetto “Calabria Solidale”, Stefano Magnoni, ideatore del progetto e Giuseppe Trimarchi, autore del libro “Calabria Ribelle”. Il Banco di Garabombo presenta l’incontro pubblico “Calabria Solidale”: una serata per scoprire come è possibile costruire un’agricoltura sociale per dire No alle mafie, allo sfruttamento, al consumo di territorio e per dire Si´ alla legalità, alla trasparenza allo sviluppo sostenibile. A seguire degustazione. Calabria Solidale è un progetto della cooperativa di commercio equo e solidale Chico Mendes, nato nel 2012. È una rete di produttori calabresi che promuovono legalità, trasparenza, solidarietà, rispetto del lavoro e tutela dell’ambiente. L’idea di partenza è quella di connettere i produttori agricoli della regione più povera d’Italia con i consumatori della città italiana che ha uno dei più alti redditi pro-capite. Dopo un anno di ricerca, progettazione e definizione dei principi, Calabria Solidale è oggi un marchio che contrassegna i prodotti calabresi che sono entrati in una rete di economia solidale all’interno del nostro paese. La cooperativa Chico Mendes, che da sempre sostiene realtà di economia sociale nel nostro paese, ha deciso di far partire un progetto proprio, che possa unirsi a quelli già esistenti e contribuire così ad uno sviluppo più sostenibile e giusto per tutti: cooperative, reti e consorzi che si occupano di dar voce e mercato a piccole realtà che producono su terreni confiscati alle mafie, che si occupano del reinserimento lavorativo di persone svantaggiate o che lavorano all’interno delle carceri italiane.  
   
 

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