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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Dicembre 2013
 
   
  PIÙ LIBRI PIÙ´ LIBERI: 6,5MILIONI DI LIBRI VENDUTI IN 9 MESI SULLE LIBRERIE ONLINE, SECONDO I DATI GFK SONO IL CANALE IN CUI MOVIMENTANO PIÙ TITOLI: IL 73% DELLE REFERENZE VENDUTE NEL CANALE E-COMMERCE SONO PUBBLICATE DA EDITORI INDIPENDENTI

 
   
  Roma, 9 dicembre 2013 - Sei milioni e mezzo di libri di carta sono passati tra gennaio e settembre 2013 dagli store on-line che operano in Italia. A valore significano 88,5milioni di euro. Ecco quanto vale l´online in Italia secondo i dati Gfk presentati oggi nell’incontro organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma fino a domani al Palazzo dei Congressi dell´Eur a Roma. L’uso di internet in Italia: valori importanti ma che scontano ancora le possibilità di crescita ulteriore di Internet nel nostro Paese, dato che solo poco più della metà degli italiani usa oggi internet. È il 58% in Italia, il 93% in Olanda, l´84% in Gran Bretagna, l´83% in Germania. I margini di crescita dell’e-commerce in generale, e di quello del libro fisico in particolare, rimangono dunque molto alti. Specie nelle fasce più giovani della popolazione. Il mercato del libro in Italia: da gennaio a settembre 2013 il mercato del libro italiano perde a valore nei canali trade, secondo Gfk (che rappresenta la totalità del canale e-commerce), il -4,6%. L’on-line in Italia: vale il 12,2% delle vendite dei libri nei canali trade. E’ un dato che in termini di trend però cresce del 3,8% a valore rispetto allo stesso periodo del 2012 (gennaio e settembre). Ed è anche l´unico canale di vendita di libri fisici che fa segnare un valore positivo: nello stesso periodo, sempre secondo Gfk, le librerie indipendenti perdono il -7%, le catene il -4,1% e la grande distribuzione il -7,3%. Confermato: l’online è il canale in cui i piccoli editori pesano di più in termini di titoli movimentati. Dei 360mila titoli movimentati dalle case editrici italiane nei canali trade (librerie indipendenti e di catena, librerie on-line, grande distribuzione organizzata) il 66% sono di editori indipendenti. Questa percentuale sale però al 73% nelle librerie on-line, che - potendo gestire “tutto il catalogo” dei libri in commercio - rappresentano sempre più una delle forme di vendite a cui i lettori della piccola editoria possono rivolgersi per procurarsi i libri di questi marchi editoriali. A titolo di raffronto, fatto pari a cento il numero di titoli (referenze) movimentate nelle librerie indipendenti, questo valore scende al 67%. Un peso certo importante, ma che delinea i cambiamenti in atto nei modi in cui il lettore – spesso forte e “qualificato” culturalmente – sta cambiando i suoi comportamenti d’acquisto.  
   
 

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