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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Dicembre 2013
 
   
  OBBLIGO VACCINO: OK SPERIMENTAZIONE SOSPENSIONE IN VENETO. DATI INEQUIVOCABILI, SI PUO’ ALLARGARE A TUTTA ITALIA E SI E’ CREATA UNA CULTURA SPECIFICA NEI GENITORI

 
   
  Verona, 10 dicembre 2013 - La sperimentazione della sospensione dell’obbligo vaccinale, avviata in via sperimentale nel solo Veneto nel 2008, ha dato esiti estremamente positivi. I sistemi coercitivi non servono: sono molto più utili il colloquio con i genitori e l’informazione. Se nel primo semestre del 2008 (quando la sperimentazione partì) il tasso di adesione vaccinale antipolio era del 93,44%, nel primo semestre del 2012 (senza obbligo) è stata del 92,69%. Negli anni tra il 1998 ed oggi l’adesione delle famiglie al vaccino non è mai scesa sotto il 92,38% registrato nel secondo semestre del 2009. Più o meno le stesse percentuali hanno fatto registrare le vaccinazioni per tetano, difterite e epatite B. Questi interessanti e inediti dati sono stati presentati il 6 dicembre in un convegno tenutosi a Verona su iniziativa dell’Ulss 20, presente l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. “Una sperimentazione ben progettata e ben condotta – ha detto Coletto – i cui esisti sono sotto gli occhi di tutti e dimostrano che siamo riusciti a costruire una diffusa cultura della salute e della prevenzione nella popolazione. Il Veneto ha sperimentato per tutta l’Italia e oggi possiamo dire senza tema di smentita che se le cose vengono fatte bene, l’obbligo del vaccino può essere abolito in tutto il Paese, ferma restando la libertà di decisone di ogni Regione”. “La sperimentazione – ha aggiunto Coletto – ha avuto anche il grande merito di ideare e provare sul campo un metodo scientificamente condiviso con il Ministero e un nuovo rapporto con i genitori basato sul dialogo, che ha portato a mantenere sempre sotto il 5% i dinieghi”. A questi dati si sono aggiunte le informazioni derivanti dall’indagine sui determinanti del rifiuto dell’offerta nella Regione del Veneto. L’elaborazione su 2.135 questionari volontari ha infatti evidenziato che l’adesione al vaccino non è stata influenzata dalla sospensione dell’obbligo, che viene ritenuta dai genitori sostanzialmente ininfluente sulle proprie scelte. Interessante anche il dato emerso sulla tempistica della vaccinazione, che molti genitori tendono a ritardare, probabilmente anche per raccogliere il maggior numero di informazioni possibili. Nell’ulss di Verona, ad esempio, la vaccinazione antipolio nei nati nel secondo semestre del 2012 è stata dell’85,4% al terzo mese, me era salita addirittura al 96,7% a nove mesi d’età.  
   
 

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