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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Dicembre 2013
 
   
  A TARANTO LA NOTTE DELLA VITA E DEL SACRO

 
   
  Un itinerario della bellezza e del gusto lungo nove postazioni di rilevanza religiosa, storica e sociale. Un percorso tra fede, arte, religiosità popolare, ma anche lungo le assi strategiche legate al recupero delle produzioni tipiche e alla cura e valorizzazione dell’isola antica, su cui poter costruire per Taranto futuro e sviluppo. E’ il canovaccio su cui l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, ha lavorato assieme all’Arcivescovo di Taranto, Mons. Filippo Santoro, con l’intento di tornare a proporre persino alla fruizione degli stessi tarantini, parole come speranza e possibilità. Dall’incontro di queste idee è nata la prima edizione de La Notte della Vita e del Sacro, che sabato 14 dicembre a partire dalle 18.00, anche grazie all’importante collaborazione del Comune di Taranto e dell’Università degli Studi di Bari, trasformerà l’isola tra i due ponti (quello girevole e quello di pietra), in un istmo da cui far ripartire tutto. Più volte mi sono riferito alla nostra città vecchia come alla madre della nostra comunità – dice l’Assessore Fabrizio Nardoni – e dalla madre occorre ricominciare. Nell’evento del 14 proviamo ad inserire nel linguaggio della crisi profonda che attraversa Taranto parole nuove che speriamo possano raggiungere l’anima più profonda della città. Ecco perché partendo dalla storia, dai conti che dovremo fare con essa, come dice Mieli, proveremo a tracciare, anche grazie al contributo di quanti hanno voluto contribuire al progetto, una via d’uscita, un progetto di domani. Una traccia impegnativa che l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia ha voluto affidare a un racconto corale: dalla storia, appunto, con la conversazione tra Paolo Mieli (presidente di Rcs e giornalista e scrittore), Luca Telese (giornalista Mediaset e conduttore di Matrix su Canale 5), Davide Rondoni (poeta contemporaneo), il sindaco Stefano e Mons. Filippo Santoro, passando per la narrazione musicale, teatrale, turistica e del gusto del grande patrimonio di arte, cultura e religiosità di Taranto e della sua provincia. Se è vero che siamo quello che mangiamo, noi il 14 inviteremo tutti coloro che vorranno raggiungere l’isola antica di Taranto, ad essere certamente migliori. Perché il nostro patrimonio enogastronomico è fatto di eccellenze e cose sane e buone. Dobbiamo tornare a guardare a tutto questo, a quello che è in grado di creare la sapienza, la maestria e l’esperienza dell’uomo e per questo indignarci quando rischiamo di perderlo – sottolinea l’Assessore Nardoni – perché non possiamo restare inermi di fronte alla distruzione di tutto ciò che significa vita: tutela della salute, del nostro ecosistema, ma anche rispetto per la nostra storia, per la nostra tradizione, del nostro lavoro presente ma anche futuro. E tutto questo per noi deve essere sacro. Abbiamo aderito con grande piacere a questa iniziativa – dice Don Francesco Simone, Direttore del Mudi ma anche dell’Ufficio Diocesano per i Beni culturali Ecclesiastici della Diocesi di Taranto – perché siamo convinti che solo la bellezza e lo sguardo verso le cose buone e positive di questa città che spesso tralasciamo per concentrarci su gli innegabili aspetti negativi delle mille vertenze tarantine, possono salvare Taranto. E per questo mettiamo a disposizione tutto il patrimonio della Curia, lo apriamo alla città in maniera originale, andando oltre il religioso e il cultuale, e provando a parlare la lingua della speranza. Una piccola rivoluzione persino semantica che invita i tarantini a riscattarsi dalla ferita. Per un poeta venire a Taranto – dice il poeta ma anche opinionista di Avvenire e de Il sole 24 Ore, Davide Rondoni – significa entrare nel cuore ferito d’Italia, nello strazio dei diversi poteri, farne un unico potere che ci riguarda tutti. Significa cercare le parole, e quindi le esperienze, le presenze, le parole non retoriche, non irresponsabili, che aiutano tutti a sostenere la speranza gli uni per gli altri. Significa non avere paura della vita. Si comincia alle 18.00 con la conversazione su “Taranto: dalla crisi alla speranza”, ospitata nelle ex Scuderie di Palazzo Episcopio (largo Arcivescovado). Il giornalista Rai e caporedattore di Rai Tre Puglia, Attilio Romita, coordinerà una conversazione a più voci con Paolo Mieli, Luca Telese, Davide Rondoni, il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano e l’assessore Fabrizio Nardoni. Le conclusioni saranno affidate a S.e. L’arcivescovo di Taranto, Mons. Filippo Santoro. Alle 19.15 apertura del percorso dei sapori in Piazza Duomo con degustazione di prodotti tipici a cura di Slow Food Puglia e degustazione di vini e birre artigianali pugliesi. Nelle postazioni delle piazze coinvolte nel percorso dei sapori sarà possibile apprezzare alcune delle tipicità del nostro territorio, con l’Associazione Amici della bombetta di Martina Franca, il presidio del capocollo di Martina e poi punti di degustazione di pettole, frittele e cibi della tradizione natalizia. I punti di degustazione dei vini sono affidati all’organizzazione di Puglia in rosè. Alle 19.45 si aprirà il percorso artistico. Nella Cattedrale di San Cataldo intervista a Paolo Mieli. Il Presidente di Rcs Libri presenterà anche il suo ultimo volume “I conti con la storia”. Alle 20.30 – Luca Telese e Davide Rondoni nell’Auditorium del Museo Diocesano (Mudi - vico Seminario) saranno i protagonisti del dibattito-intervista su “Gesù un racconto sempre nuovo”. In contemporanea in Cattedrale presentazione del Volume edito da Salvietti&barabuffi (Siena) su “Le Puglie, storie di terre e vini”. A San Domenico a cura della Confraternita della Addolorata sarà inaugurata una mostra permanente sul culto della Madonna. Nel corso della serata sarà illustrata dai responsabili della Confraternita la storia della processione del giovedì santo. Alle 21.00 apertura straordinaria e gratuita del Mudi e presentazione delle opere esposte da parte di Don Francesco Simone, direttore del Museo. Alle 21.15 nella Chiesa di San Domenico racconti sulla religiosità popolare “Arie Natalizie” a cura del Tourin Club di Taranto. Per i percorsi musicali e teatrali da segnalare alle 21.00 il Concerto dell’Associazione Armonie in Cattedrale e la contestuale apertura della Mostra del circolo fotografico “Il Castello”. Sempre in Cattedrale alle 21.45 spettacolo teatrale del Crest “Chiaroscuro - Storia di Gennaro, marmoraio del suo tempo, che da Napoli venne a Taranto, per ultimare la grandiosa opera di intarsi marmorei nel Cappellone di San Cataldo”. Alle 22.30 sempre a cura del Crest, “La Storia più bella del mondo”, ovvero il racconto della nascita del presepe. Tutti gli spettacoli del Crest si avvarranno della collaborazione musicale dei giovani musicisti dell’Istituto Giovanni Paisiello di Taranto. Alle 23.00 ancora nella Cattedrale di San Cataldo, concerto natalizio dell’Orchestra Ico Magna Grecia di Taranto. In occasione del La Notte della Vita e del Sacro saranno aperte fino notte inoltrata anche le Chiese di San Michele e Sant’agostino. Aperture straordinarie dalle 19.00 in poi anche per il Castello Aragonese e del Museo delle antichità di Enzo Risolvo. Aggiornamenti e info anche su: Facebook – Facebook.com/vitaesacro - La Notte della Vita e del Sacro – Profilo: https://www.Facebook.com/pages/la-notte-della-vita-e-del-sacro/222074127974084?notif_t=page_invite_accepted  oppure Evento: https://www.Facebook.com/events/181384918722091/?fref=ts  Twitter – Twitter.com/vitaesacro  Instagram – Intragram.com/vitaesacro Puglia Events  – Notte della Vita e del Sacro - http://www.Pugliaevents.it/it/gli-eventi/notte-della-vita-e-del-sacro    
   
 

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