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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Dicembre 2013
 
   
  UN "CONTRATTO PER L´ARNO": TAVOLO NAZIONALE DEI CONTRATTI DI FIUME

 
   
   Firenze, 10 dicembre 2013 – "La Regione Toscana, che gia´ si e´ impegnata in modo consistente nel prevenire l´edificazione delle aree a rischio idraulico, sta ora perfezionando l´insieme degli strumenti di governo del territorio che consentiranno di passare in modo compiuto dalla gestione dell´emergenza alla pianificazione della prevenzione. Accanto alla riforma della legge di governo del territorio e alla redazione del piano paesaggistico, che affrontano in modo diverso anche il tema dei corsi d´acqua, la Regione sta per attivare un´esperienza di grande interesse nel panorama italiano quale quella dei ´Contratti di fiume´, con riferimento al territorio del fiume Arno". Lo ha annunciato ieri in apertura dell´ottavo Tavolo nazionale dei Contratti di fiume l´assessore regionale Anna Marson, dopo il messaggio fatto pervenire dal ministro dell´Ambiente Orlando. Al Tavolo, moderato da Massimo Bastiani, coordinatore scientifico del Tavolo nazionale dei Contratti di fiume, è intervenuto poi l´assessore provinciale Renzo Crescioli davanti a una platea di circa 300 rappresentanti di Regioni, Autorità di Bacino, Province, Comuni, Consorzi di bonifica, Associazioni e ordini professionali. "Il Progetto Arno - ha detto ancora l´assessore - in un´ottica complessiva di governo del territorio, utilizzerà il metodo del Contratto di Fiume come modalità di approccio avanzato per includere tutti i soggetti, istituzionali e della società civile, capaci di impegnarsi per la riqualificazione del fiume, con particolare attenzione al suo territorio di pertinenza. Il mio auspicio è di poter arrivare a breve, magari nel prossimo Tavolo, a comunicare i primi risultati del Contratto per l´Arno". "Come passare dalla gestione dell´emergenza a politiche ordinarie di prevenzione dei problemi legati alle dinamiche dei corsi d´acqua enfatizzate dai cambiamenti climatici. Questa è la riflessione al centro dell´iniziativa odierna" ha detto ancora l´assessore, evidenziando come, per fronteggiare le conseguenze degli eventi meteorici straordinari, la Regione sia ricorsa dal 2009 a salvaguardie straordinarie rispetto alla normativa nazionale vigente. "Nel 2011, sull´onda di eventi eccezionali come quelli della Lunigiana – ha ricordato l´assessore Marson - è stata approvata dalla nostra Regione una norma che rende inedificabili tutte le aree a rischio idraulico elevato. Tale indirizzo si è poi strutturato nella proposta di riforma della legge 1/2005, dove vengono introdotte misure innovative al contrasto del consumo di suolo e la struttura idro-geomorfologica, diventa, con le relative regole di tutela, riproduzione e trasformazione, elemento costitutivo del patrimonio territoriale che non può essere ridotto in modo significativo e irreversibile. E la stessa impostazione la stiamo inserendo anche nel Piano paesaggistico, in copianificazione col Mibac, che rafforza e qualifica l´attenzione e la tutela nei confronti dei corsi d´acqua e dei territori contermini". 
 Nel corso della sessione dedicata alle "Prospettive dei Contratti di Fiume nella programmazione 2014-2020" è intervenuta anche Anna Rita Bramerini, assessore regionale a ambiente e energia che ha sottolineato come il Contratto di fiume possa aiutare a rendere coerenti le azioni di pianificazione urbanistica con la sostenibilità ambientale, costituendo uno strumento operativo e attuativo delle strategie per la qualità e tutela delle acque e dalle acque".  
   
 

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