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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Dicembre 2013
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: REGOLE PER PREVENIRE L´ULTERIORE PERDITA DI MIGRANTI VIVI AL LARGO DELLE COSTE DELL´UE

 
   
   Strasburgo, 10 dicembre 2013 – Il progetto di regolamento per chiarire come guardie di frontiera in servizio in operazioni marittime di Frontex coordinati dovrebbero trattare con i migranti intercettati o soccorsi in mare e dove li dovrebbero sbarcare sono stati approvati dal Comitato per le libertà civili lunedi. Queste regole dovrebbero contribuire a salvare vite umane, eliminando la confusione a causa di diverse interpretazioni del diritto internazionale degli Stati membri dell´Ue. I deputati hanno inoltre inserito clausole per garantire che i diritti dei migranti sono meglio protetti. "Il Parlamento europeo ha fatto un passo per rispondere ai critici di operazioni Frontex per rafforzare il rispetto per la priorità di salvare delle vite. Spero che il Consiglio avrà la stessa priorità e giungere rapidamente ad un accordo con il Parlamento per permettere il presente regolamento abbia effetto ", ha affermato il relatore Carlos Coelho (Ppe, Pt). Il progetto di regolamento Ue chiarisce le norme sulle intercettazioni o di soccorso in mare di migranti e dove dovrebbero essere sbarcati. Tali norme Ue devono rimuovere la confusione creata da interpretazioni divergenti degli Stati membri dell´Ue di diritto e delle prassi internazionale. Essa dovrebbe inoltre migliorare l´efficienza delle operazioni marittime di Frontex coordinati e aiutare gli Stati membri adempiono il loro dovere di prestare assistenza alle persone in difficoltà. Le nuove norme dovrebbero rendere più semplice assicurare che le guardie di frontiera sono conformi a tutti gli obblighi internazionali per prestare assistenza a qualsiasi nave o persona in pericolo in mare. Tutela dei diritti fondamentali - I deputati inserito disposizioni per migliorare la certezza del diritto per quanto riguarda il rispetto dei diritti fondamentali, compreso il rispetto del principio di "non-refoulement", che dice che gli individui non devono essere restituiti nel loro paese d´origine o in qualsiasi altro paese in cui esiste un rischio di persecuzioni, torture o altri danni gravi. I migranti che sbarcano in paesi terzi - Le guardie di frontiera che considerano sbarco intercettate o soccorse persone in un paese terzo, avrebbero dovuto "valutare le loro circostanze personali", compresa la loro condizione medica e necessità di protezione internazionale, "prima di prendere una decisione". I migranti avrebbero il diritto di essere informati se sono destinati ad essere sbarcate e il diritto di esprimere le proprie ragioni per non voler essere atterrato lì. Salvare le persone in difficoltà non dovrebbe essere un reato - "Dovrebbero essere adottate misure, comprese le procedure penali e sanzioni,, scoraggiare i comandanti dal prestare assistenza a persone in pericolo in mare", i deputati aggiunto. Strumenti di solidarietà e responsabilità di condivisione - I deputati ribadiscono che gli Stati membri che affrontano pressioni migratorie possono attivare diversi strumenti di solidarietà (comprese le risorse umane, tecniche e) in caso di un improvviso afflusso di richiedenti asilo. Inoltre propongono che istituisce un ufficio operativo nel Mediterraneo per migliorare il coordinamento tra gli Stati membri e "garantire la solidarietà e la condivisione delle responsabilità". Cooperazione con paesi terzi - La cooperazione con i paesi terzi confinanti è fondamentale per impedire l´attraversamento non autorizzato della frontiera, contrastare la criminalità transfrontaliera e rendere le operazioni di ricerca e soccorso più efficiente, i deputati dicono. Anche in questo contesto, i diritti dei migranti devono essere pienamente rispettati, aggiungono. Prossimi passi - Questo voto dà al relatore il mandato di avviare negoziati con il Consiglio, al fine di raggiungere un accordo in prima lettura.  
   
 

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