|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Dicembre 2013 |
|
|
  |
|
|
SODDISFAZIONE DELLA COMMISSARIA DAMANAKI PER L’ADOZIONE DEFINITIVA DELLA RIFORMA DELLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA
|
|
|
 |
|
|
Maria Damanaki, Commissaria europea responsabile per la Pesca e gli affari marittimi, ha accolto con soddisfazione il voto odierno del Parlamento europeo a favore della nuova politica comune della pesca (Pcp) dell’Ue, avviata nel luglio 2011 su iniziativa della stessa Commissaria. Il voto segna l’adozione ufficiale della nuova politica, che sarà applicata in tutta l’Unione a partire dal 1° gennaio 2014. La nuova Pcp persegue un duplice scopo: sostenere, da un lato, le comunità costiere in Europa, creando le condizioni per una flotta peschereccia europea economicamente valida e sostenibile; assicurare, dall’altro, una gestione sostenibile delle risorse, massimizzando al contempo le catture nell’interesse dei pescatori. Per conseguire questo duplice obiettivo, sarà gradualmente eliminata la pratica rovinosa dei rigetti in mare e saranno definiti in modo chiaro obblighi e scadenze per consentire ai pescatori di adeguarsi alla nuova situazione. La promozione di un’acquacoltura sostenibile fa egualmente parte della nuova politica. La Commissaria Damanaki ha dichiarato: “Il voto odierno del Parlamento europeo inaugura una nuova politica che cambierà in maniera radicale la pesca in Europa, aprendo la strada a un futuro sostenibile sia per i pescatori che per le risorse delle nostre acque. Desidero ringraziare il Parlamento e il Consiglio per l’impegno e lo spirito visionario dimostrati, e per il generale sostegno dato alle proposte della Commissione. Grazie a ciò potremo ritornare in tempi brevi a una pesca sostenibile, ponendo fine a pratiche rovinose. La nuova politica della pesca è il mezzo per riportare nelle nostre comunità costiere crescita e occupazione, ciò di cui oggi abbiamo più bisogno in Europa.” La Pcp riformata garantisce che gli stessi principi e standard di sostenibilità saranno applicati a pescatori dell’Ue che pescano in acque straniere e che l’Ue continuerà a promuovere la sostenibilità nel quadro dei suoi accordi internazionali. Si tratta di una riforma di grandi dimensioni, come mostrano le modifiche della governance e le iniziative a livello regionale che consentiranno alle parti portatrici di interessi e agli Stati membri di definire molti aspetti della gestione quotidiana dell’attività di pesca. Il voto di oggi è il punto di arrivo di un lungo processo, iniziato con un’ampia consultazione pubblica sulla cui base la Commissione ha presentato un ambizioso pacchetto di riforme nel 2011. All’inizio di quest’anno le delegazioni della Commissione, del Consiglio dei ministri e del Parlamento hanno condotto negoziati costruttivi approdati in maggio a un accordo politico, che è stato poi appoggiato all’unanimità dal Consiglio dei ministri in ottobre e, in data odierna, ha infine ottenuto il voto di consenso del Parlamento riunito in plenaria. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|