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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Dicembre 2013
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE IL VOTO DEL PARLAMENTO A FAVORE DI UNA MIGLIORE COOPERAZIONE EUROPEA CONTRO LE CALAMITÀ

 
   
  Bruxelles, 10 dicembre 2013 - Il Parlamento europeo ha adottato ieri una nuova legislazione sulla protezione civile dell´Ue, che apre la strada a una cooperazione europea rafforzata nella risposta alle calamità. La Commissione europea accoglie favorevolmente questo voto per una più efficiente gestione delle calamità, che sarà vantaggiosa sia per i cittadini europei che a livello mondiale. Compiacendosi del voto di oggi Kristalina Georgieva, Commissaria europea per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, ha affermato: "Negli ultimi dieci anni si è riscontrata una tendenza all´aumento delle calamità naturali e provocate dall´uomo: ora più che mai sono quindi necessarie politiche coerenti, efficienti ed efficaci in materia di gestione delle catastrofi. Questo voto è un passo avanti verso un sistema di protezione civile europeo prevedibile ed affidabile, che può fare la differenza fra la vita e la morte in caso di disastro. Cosa altrettanto importante, la proposta legislativa riveduta include misure che ci aiuteranno a prepararci meglio per eventuali calamità future. Una gestione efficace delle catastrofi è la prima e principale condizione per garantire sicurezza ai nostri cittadini. Desidero ringraziare il Parlamento europeo per il forte supporto." La legislazione riveduta sul meccanismo di protezione civile dell´Ue è concepita per garantire una migliore protezione dalle calamità naturali e provocate dall´uomo e per fornire una risposta rafforzata. Aumenterà la sicurezza dei cittadini dell´Ue e delle vittime di catastrofi nel mondo, grazie a disposizioni che garantiscono una più stretta cooperazione in materia di prevenzione dei disastri, migliore preparazione e pianificazione, e azioni di risposta più coordinate e rapide. Per migliorare la prevenzione, gli Stati membri si scambieranno regolarmente una sintesi delle loro valutazioni dei rischi, condivideranno le migliori prassi e si aiuteranno l´un l´altro nell´individuare le aree in cui sono necessari sforzi supplementari per ridurre i rischi di calamità. Una migliore comprensione dei rischi è a sua volta il punto di partenza per pianificare una risposta efficace alle catastrofi più gravi. Per quanto riguarda la preparazione alle catastrofi, si prevedono maggiori opportunità di formazione per il personale della protezione civile che opera all´estero, maggiori possibilità di esercizio delle capacità di risposta della protezione civile (come squadre di ricerca e soccorso e ospedali da campo) e di cooperazione, maggiori scambi di esperti di protezione civile e di prevenzione e una più stretta cooperazione con i paesi vicini: tutto ciò migliorerà la cooperazione fra le equipe degli Stati membri sul campo. Il nuovo centro di coordinamento della risposta alle emergenze (Cecre), attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è già stato inaugurato nel maggio 2013. Controlla la situazione in tutto il mondo e funge da piattaforma di informazione e coordinamento nei casi di emergenza. Garantisce, fra l´altro, che gli Stati membri abbiano piena conoscenza della situazione sul posto e possano prendere decisioni coerenti e informate su eventuali aiuti finanziari e in natura. Per progredire al di là dell´attuale sistema di offerte di assistenza ad hoc verrà costituito un pool volontario di capacità di risposta e di esperti in stand-by degli Stati membri, cosa che renderà possibile una pianificazione preliminare fondamentale, una mobilitazione immediata e interventi totalmente coordinati. L´ue compenserà una parte dei costi relativi alla costituzione di questo pool e rimborserà inoltre fino all´85% il trasporto delle risorse e delle equipe. La proposta prevede inoltre per la prima volta che gli Stati membri si impegnino insieme a valutare se esistano vere e proprie carenze nelle capacità di risposta in Europa e ad affrontarle con l´aiuto dell´Ue, con finanziamenti d´avviamento fino al 20% dei costi degli investimenti necessari. Essa consente inoltre all´Ue di concludere accordi di stand-by per coprire carenze temporanee in caso di grosse catastrofi. Adottando la decisione in oggetto, il Parlamento europeo si allinea al punto di vista degli Stati membri sulla necessità di una più forte cooperazione europea in materia di protezione civile. Il voto al Consiglio avrà luogo nei giorni a venire. La nuova legislazione entrerà in vigore all´inizio del 2014.  
   
 

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