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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Dicembre 2013
 
   
  FONDI UE PER LAVORATORI LICENZIATI MANTENUTI PER IL PERIODO 2014-2020

 
   
  Strasburgo, 12 dicembre 2013 - Gli aiuti Ue per chi ha perso lavoro continueranno a essere disponibili per il periodo 2014-2020 e saranno estesi a nuove categorie di lavoratori, come gli indipendenti e i lavoratori con contratti a tempo determinato, sulla base dell´accordo approvato mercoledì dalla Plenaria. Questo programma europeo, entrerà in vigore il 1° gennaio 2014. "Secondo le stime della Commissione, il tasso di reinserimento di coloro che hanno usufruito del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è pari al 48%. Il Parlamento ha combattuto con i governi nazionali per mantenere attivo il fondo per il periodo 2014-2020. Tuttavia, mi auguro che lo stanziamento previsto - pari a 1,05 miliardi di euro contro i 3,5 miliardi di euro del periodo precedente - sarà sufficiente", ha affermato la relatrice Marian Harkin (Alde, Ie). La relazione è stata approvata con 543 voti a favore, 126 contrari e 22 astensioni. Estensione del campo di applicazione - Il Parlamento si è adoperato affinché il campo di applicazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feag) sia nuovamente prorogato per aiutare le persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica (questa misura era in vigore per il periodo 2009-2011), in aggiunta al suo obiettivo primario di contrastare gli effetti della globalizzazione. La soglia per l´attivazione dell´aiuto è di 500 esuberi. Inoltre, nuove categorie di lavoratori potranno beneficiare del Feag, come i lavoratori con contratti a tempo determinato, i lavoratori temporanei e gli indipendenti. Aggiunta di una sezione sulla disoccupazione giovanile - Secondo il testo di compromesso e grazie all´intervento del Parlamento, l´aiuto del Feag potrà essere erogato temporaneamente anche ai giovani che non rientrano nelle categorie di studenti, lavoratori o in formazione, purché provengano da zone colpite da licenziamenti. Tasso di cofinanziamento - Il sostegno del Feag integra i contributi degli Stati membri per cofinanziare le misure che permettono ai lavoratori in esubero di rientrare nel mercato del lavoro, ma non potranno in alcun caso sostituire i contributi nazionali previsti per la disoccupazione. Su insistenza del Parlamento, il contributo del Feag potrà coprire fino al 60% del costo delle misure, quali l´aiuto per la ricerca di occupazione, la formazione e il sostegno per la creazione di nuove aziende. La Commissione aveva inizialmente proposto di fissare il tetto del contributo Ue al 50%. Prossime tappe - L´accordo dovrà ora essere approvato dal Consiglio nel suo insieme il 16 dicembre, per permettere al programma di entrare in vigore il 1° gennaio 2014.  
   
 

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