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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2007
 
   
  SEI NANOTECNOLOGIE PER RIDURRE LE EMISSIONI DI CARBONIO

 
   
  Bruxelles, 19 marzo 2007 - Mentre in tutta Europa cresce la preoccupazione riguardo ai cambiamenti climatici, una nuova relazione presenta sei nanotecnologie che possono essere utilizzate per ridurre le emissioni di carbonio. Le sei nanotecnologie, individuate dalla società Cientifica con sede in Gran Bretagna, sono attualmente disponibili o saranno sul mercato entro i prossimi due anni. «Tutte le principali applicazioni dipendono dal rafforzamento della nostra capacità di controllo dei materiali in nanoscala, che si tratti di materiali per il trasporto più leggeri e più resistenti, di migliori isolanti termici o di metodi più efficaci di accumulo dell´energia. I principali soggetti coinvolti sono tra gli esponenti più rappresentativi dell´industria mondiale», ha detto l´amministratore delegato di Cientifica, Tim Harper. La prima di tali tecnologie ad essere venuta alla ribalta è costituita dagli aerogel. Sul mercato dal 2003, gli aerogel sono talvolta noti come fumo congelato. Sono la sostanza più leggera che si possa realizzare, con un peso pari ad appena due volte quello dell´aria. Vengono creati utilizzando sacche d´aria di dimensioni nanometriche intrappolate in una struttura di silice. Grazie al fatto di essere trasparenti, leggeri, robusti e isolanti, gli aerogel sono estremamente interessanti come sostituti del vetro in applicazioni di architettura quali lucernari e coperture per tetti. Gli aerogel possono essere utilizzati anche per il trasporto di gas naturale liquefatto. Le celle solari a film sottili possono ovviare a molte delle carenze delle attuali tecnologie solari. I componenti attualmente impiegati sono basati sul silicio e sono costosi e fragili. Le cellule solari a film sottili organici, o di plastica, impiegano nanoparticelle e polimeri. Attualmente in uso in Turchia e nelle Filippine, e in attesa di autorizzazione negli Stati Uniti, i sistemi Fbc (fuel-borne catalysts) funzionano in modo da consentire una combustione più efficiente del carburante diesel nel motore, aumentando il risparmio di carburante e riducendo le emissioni di particolato. Dalle prove effettuate è emerso che si potrebbe ottenere fino al 10% di aumento dell´efficienza del consumo di carburante, mentre si potrebbero anche ridurre le emissioni di fuliggine di circa il 15%. Le celle a combustibile sono attualmente sottoposte a sperimentazione in tutto il mondo e i veicoli alimentati con questo tipo di tecnologia dovrebbero essere introdotti sul mercato a partire dal 2009. Una cella a combustibile è un dispositivo che converte l´energia chimica in energia elettrica per effetto di una reazione elettrochimica tra idrogeno e ossigeno. La cella a combustibile sfrutta quindi l´energia chimica accumulata per produrre energia elettrica. Prima che i veicoli con celle a combustibile possano essere utilizzati su larga scala, è necessario costruire un´infrastruttura per stazioni di rifornimento di idrogeno. La penultima tecnologia presentata da Cientifica è il supercondensatore. I condensatori si basano sulla separazione della carica fisica tra due elettrodi per accumulare energia. Sono in fase di sperimentazione nei telefoni cellulari e nei veicoli elettrici ibridi, ma le loro potenziali applicazioni sono innumerevoli. Per la leggerezza e il basso costo di produzione di energia che li contraddistinguono, i supercondensatori potrebbero sostituire le batterie acide al piombo o addirittura quelle agli ioni di litio. Infine, i materiali nanocompositi dovrebbero sostituire l´acciaio in alcune costruzioni. Questi nanocompositi sono polimeri cui è stato aggiunto un altro materiale per modificare le proprietà del materiale complessivo. Contribuiscono alla riduzione delle emissioni in quanto consentono di diminuire il peso dei veicoli e quindi il consumo di carburante. La Boeing intende sostituire con i compositi tutte le parti esterne degli aerei 787 e il 50% di tutti i materiali all´interno degli aerei. Anche l´industria automobilistica sta sostituendo le parti esterne con i nanocompositi. Per ulteriori informazioni consultare il seguente sito: http://www. Cientifica. Com . .  
   
 

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