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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Dicembre 2013
 
   
  BOLZANO: CENTRO DI SPERIMENTAZIONE LAIMBURG: 352 PROGETTI DI RICERCA NEL 2014

 
   
   Il programma delle attività 2014 del Centro di Sperimentazione Laimburg comprende 352 progetti di ricerca di cui 46 sono nuovi; nove progetti avvengono con finanziamento esterno che consentono al Centro di lavorare a temi complessi in modo interdisciplinare. Il direttore del Centro, Michael Oberhuber, ha presentato il programma giovedì 12 dicembre 2013, a Palazzo Widmann a Bolzano, alla presenza del direttore di Dipartimetno Heinrich Holzer. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l´istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell´agricoltura altoatesina. Ogni anno, i 200 collaboratori del centro lavorano a circva 400 progetti e attività in tutti campi dell´agricoltura altoatesina. Dopo aver portato i saluti del presidente della Provincia Luis Durnwalder, momentaneamente assente per malattia, il direttore di Dipartimento Heinrich Holzer, riferendosi al nuovo programma di attività del Centro, ha sottolineato l´importanza della prevenzione ed il ruolo della ricerca per adeguarsi in tempi rapidi alle modifiche ed intervenire. Il programma di attività approvato dal Consiglio di amministrazione del Centro di Sperimentazione Laimburg, come ha ricordato, è l´esito di una serie di riunioni e consultazioni a livello di sottocomitati del Comitato scientifico e del comitato stesso nonché con i partner interessati. Il programma delle attività del Centro di Sperimentazione Laimburg si occupa di tutti gli ambiti dell´agricoltura altoatesina: frutticoltura, viticoltura, colture speciali e agricoltura montana, sia in trattamento convenzionale che biologico. Le attività di ricerca del Centro, come ha ricordato il direttore Michael Oberhuber, si concentrano su quattro pilastri tematici prioritari: Qualità dei prodotti agroalimentari, Varietà e Biodiversità, Altitudine - Montagna, e Salute delle piante. Il programma delle attività 2014 del Centro di Sperimentazione Laimburg comprende 352 progetti di ricerca di cui 46 sono nuovi; nove progetti avvengono con finanziamento esterno che consentono al Centro di lavorare a temi complessi in modo interdisciplinare. In particolare il Centro collabora con enti quali la Fondazione Mach, la Libera Università di Bolzano, l´Università di Innsbruck, l´Eurac ed enti di ricerca in Svizzera e Germania. Una particolare novità quest´anno, come ha spiegato Oberhuber, è la collaborazione con il Parco Tecnologico di Bolzano, con un programma articolato per il quale sono destinati 3,3 milioni di Euro, la fetta maggiore del budget. L´alta qualità degli alimenti dell´Alto Adige è dovuta alla ricerca mirata in campo. Per l´ottenimento di un´alta qualità degli alimenti, oltre alla scelta delle zone più adatte alla coltivazione dei singoli prodotti, gli agricoltori devono curare attentamente piante ed animali. Anche i processi di raffinamento dei prodotti richiedono una lavorazione rispettosa delle materie prime. Per garantire la qualità degli alimenti dalla pianta fino al prodotto raffinato, il Centro di Sperimentazione Laimburg, nell´ambito Tecnologie alimentari del Parco Tecnologico, amplierà di ulteriori competenze le proprie ricerche sui vari aspetti di coltivazione e cura delle piante. Questo know-how sarà disponibile anche alle aziende del settore per lavorare a questioni di mantenimento della qualità dei propri prodotti e allo sviluppo di prodotti innovativi. Molti dei progetti seguiti dal Centro sono all´avanguardia. Di seguito alcuni dei progetti che saranno seguiti nel 2014. •1. Qualità dei prodotti agroalimentari Per l´ottenimento di un´alta qualità dei prodotti agroalimentari è fondamentale il Know-how dalla coltivazione fino ai processi di lavorazione. L´importanza sta nella produzione di frutti e prodotti che contengano composti pregiati e garantiscano gli standard di qualità tramite l´uso di misure di controllo della qualità. È proprio questo il fine delle ricerche nel campo della qualità alimentare e del raffinamento di prodotti agroalimentari; entrambe le materie sono state inserite nell´ambito Tecnologie alimentari del Parco Tecnologico, nel quale saranno unite ed estese le competenze in materia già esistenti. Nel 2013 si sono avviate le ricerche del progetto Pomosano che è dedicato alla scoperta dell´idoneità di varietà vecchie e moderne di mela alla produzione di succhi, oltre a ricerche sul valore salutistico del consumo di mele. Le ricerche vengono affiancate dalla costituzione di un gruppo specializzato sull´analisi sensoriale per giudicare i succhi di mela torbiti. L´analisi sensoriale è ormai diventata una componente indispensabile per la garanzia di qualità e per lo sviluppo di prodotti innovativi. Nel progetto di ricerca congiunto Monalisa che consiste di una collaborazione tra Eurac, Tis Innovation park, Laimburg, Libera Università di Bolzano e l´istituto di Ecologia dell´Università di Innsbruck viene seguito un approccio globale dal monitoraggio delle condizioni climatiche fino alla qualità delle mele. Le ricercatrici ed i ricercatori raccolgono dati su diversi parametri ambientali e svilupperanno dei metodi di misurazione non-distruttivi della qualità di prodotti agroalimentari. Tra l´altro sarà testata l´idoneità della tecnologia Roentgen per la registrazione dei cambiamenti della struttura istologica dei frutti. Sono abbinati al progetto anche i riparti di sviluppo di più aziende che lavorano a nuovi strumenti di misurazione. •2. Varietà e Agrobiodiversità per un´agricoltura diversificata La scelta varietale specifica per ogni zona pedoclimatica è la via ottimale per ottenere un raccolto massimo di alta qualità con un impiego ridotto di prodotti fitosanitari. Dal 1997 il Centro segue un proprio programma di miglioramento genetico di varietà di mela. Gli incroci più promettenti vengono ormai coltivati in frutteti pilota. Anche per la selezione di varietà di fragola adatte per la coltivazione in montagna è stato lanciato un apposito programma di miglioramento genetico. Nuovi progetti di ricerca sono dedicati alla coltivazione di nuove varietà di mela resistenti a malattie e alla caratterizzazione di vecchie varietà autoctone di vite. Le varietá di mela resistenti necessitano di meno trattamenti fitosanitari rispetto ad altre varietà - un pregio che le rende interessanti soprattutto per la coltivazione biologica. Sette varietà di mela scelte saranno sottoposte a test agronomici, per rilevare le caratteristiche di coltivazione integrata ed a biologico in Alto Adige. C´è un mercato di nicchia per vini ottenuti da vecchie varietà autoctone in Alto Adige. Questi vitigni, però, non sono registrati nel Registro Nazionale. Nell´ambito del progetto sarà elaborato un dossier completo per le cinque varietà storiche Fraueler, Versoalen, Weißterlaner, Batterle e Furner e la successiva richiesta d´iscrizione nel Registro Nazionale. Oltre i rilievi tradizionali, sono previsti anche delle analisi biomolecolari per l´identificazione esatta di queste varietà. Inoltre è prevista anche l´analisi degli aromi e metaboliti. •3. Altitudine - montagna Le montagne dell´Alto Adige rappresentano ugualmente un´opportunità ed una sfida. Rendono possibile la produzione di una speciale qualità montana e permettono lo sfruttamento di diverse stagioni vegetative delle zone montane per la produzione di nicchia. Oltre la coltivazione di cereali, anche la viticoltura si sta estendo in zone ad altitudini più elevate. Facendo seguito al progetto Regiograno, che ha avuto l´obiettivo di costituire una filiera di valore aggiunto dalla coltivazione di cereali fino alle specialità di pane locali, sono partite delle sperimentazioni sulla coltivazione di frumento vernino che integra la gamma dei cereali già coltivati, cioè segale e farro. Saranno valutate le possibilità di successo della coltivazione di frumento vernino in Alto Adige, esaminando le possibili strategie di concimazione a basso impatto ambientale per soddisfare le esigenze qualitative dei panificatori locali. In viticoltura, un altro progetto di ricerca mira alla descrizione delle condizioni necessari per la coltivazione di alcune varietà viticole in zone più elevate che diano vini tipici del territorio. Le richieste per l´ammissione di nuove aree viticole possono poi, grazie alle nuove conoscenze, essere valutate fondatamente e nuove zone idonee per le singole varietà possono essere riconosciute e circoscritte. •4. Salute delle piante per un´agricoltura sostenibile - Mantenere in salute le piante coltivate è un presupposto fondamentale per garantire una produzione economicamente sostenibile e durevole. Questo approccio va seguito tramite scelte varietali e tecniche di coltivazione ponderate, garantendo quindi una buona produttività ad alta qualità prediligendo la prevenzione agli interventi curativi. Le sfide nell´ambito della salute delle piante, però, necessitano di una ricerca mirata. Particolare attenzione è dedicata alle ricerche sugli scopazzi del melo. Oltre a ciò, fanno parte del nostro programma di attività le ricerche sulla ticchiolatura, l´Alternaria alternata e la Marssonina, nonché sulla Drosophila suzukii. Anche altre malattie come il Colpo di fuoco rimangono tra i tempi principali della nostra ricerca. Due progetti di ricerca si occupano degli scopazzi del melo: nel progetto Appl 2.0 sarà ricercato, dove e quando gli insetti vettore sono presenti e se ci sono altri possibili insetti vettore. Sarà esaminato inoltre come si svolge lo scoppio dei sintomi della malattia negli alberi. Tramite il progetto Appl Clust, invece, saranno rilevati i fattori decisivi responsabili per l´aumento di infezioni nel Burgraviato e nella Bassa Val Venosta. Il Centro di Sperimentazione Laimburg intensifica le indagini su danni a colonie di api durante il periodo di migrazione. Saranno esaminate delle colonie di api in diversi siti frutticoli per la rilevazione sistematica di dati sullo sviluppo delle colonie e lo stato di salute delle api.  
   
 

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