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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Dicembre 2013
 
   
  FVG, PROTEZIONE CIVILE: RAFFORZERE IL SERVIZIO AEREO REGIONALE

 
   
  Trieste, 18 dicembre 2013 - In 23 anni il Servizio aereo regionale (Sar) si è dimostrato indispensabile in moltissime occasioni e la Giunta regionale ha deciso di proseguirne e rafforzarne l´attività, mettendo a disposizione, a carico del Fondo regionale per la Protezione civile, oltre 7 milioni di euro per consentire agli elicotteri di volare per almeno altri sei anni. A proporlo all´Esecutivo del Friuli Venezia Giulia è stato l´assessore alla Protezione civile, Paolo Panontin, che ha evidenziato l´importanza di garantire tempestività d´intervento ricordando gli incendi che tra la prima decade di luglio e la fine di agosto hanno colpito in particolare il territorio montano. Panontin ha spiegato che la scorsa estate si è dovuto operare in contemporanea si 12 incendi boschivi sviluppatisi tra il Carso e le Giulie, osservando come già questo attesti l´importanza del servizio e la necessità di arrivare al suo ampliamento. L´attuale contratto triennale, stipulato in seguito a gara europea con l´Ati tra le società Elifriulia (capogruppo) ed Helica, prevede che gli elicotteri in dotazione siano tre, con decollo il primo a 15 minuti dal momento dell´attivazione del servizio da parte della Sala operativa regionale, il secondo entro 120 minuti ed il terzo entro 12 ore. Osservando che il contratto è in scadenza il prossimo 14 marzo, l´assessore ha fatto presente che tra il 9 ed il 19 agosto la flotta base è stata integrata con altri due mezzi ed ha pertanto confermato sia la necessità di un nuovo contratto triennale, eventualmente rinnovabile, che l´opportunità dell´estensione del servizio a ulteriori elicotteri, con tempo di decollo entro le 36 ore dall´attivazione dell´emergenza. A favore di questa scelta giocano un ruolo rilevante anche i tre protocolli, di cui due sottoscritti rispettivamente con la Protezione civile della Slovenia e con quella della Carinzia, ed uno con la Direzione marittima di Trieste, che coinvolgono il Sar in una attività di sicurezza e prevenzione transfrontaliera e di affiancamento della Capitaneria. "L´esperienza maturata negli ultimi dieci anni - ha osservato l´assessore - suggerisce a questo punto di perfezionare il servizio, con aggiustamenti che consentano di affrontare le emergenze in modo anche più rapido ed efficace ". La ricerca di persone disperse, il controllo e lo spegnimento degli incendi boschivi, il trasporto di attrezzature e personale specializzato in aree di difficile accesso per interventi urgenti o su impianti di interesse della Protezione civile, la ricognizione costante di zone a rischio con un a maggiore incidenza in caso di gravi calamità naturali sono da sempre le attività di punta del Sar. I mezzi aggiuntivi potrebbero rappresentare una risorsa fondamentale per aumentare la rapidità d´intervento in caso di incendi in località diverse, eventi alluvionali di particolare gravita, missioni in montagna ed in mare, migliorando così l´opera di contrasto delle calamità e di salvaguardia dell´incolumità pubblica.  
   
 

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