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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Dicembre 2013
 
   
  UNIVERSO DEPERO AD AOSTA: I MILLE VOLTI DI UN ARTISTA

 
   
  Aosta, 17 dicembre 2013 - Un artista capace di rinnovarsi costantemente, un creativo a tutto tondo: Fortunato Depero è stato uno dei protagonisti del Novecento. La Valle d’Aosta ha l’onore di ospitare, fino all’11 maggio 2014, un’esposizione interamente dedicata alla sua figura, curata da Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero. L’esposizione, realizzata dall’Assessorato dell’istruzione e cultura in collaborazione con il Mart di Rovereto, è stata inaugurata giovedì 12 dicembre, al Museo archeologico regionale. Joël Farcoz – Assessore regionale all’istruzione e cultura - Depero è stato sicuramente un grande artista che abbiamo l’onore di presentare alla società valdostana. Un ringraziamento ovviamente va al Mart di Rovereto, che ci ha concesso buona parte delle opere. L’iniziativa va nella direzione di proporre sempre di più artisti internazionali che hanno rivestito un ruolo importante nella storia. È bene ribadire il fatto che questa è la quarta esposizione a cavallo tra 2013 e 2014, per quanto riguarda l’arte. Credo che stiamo facendo diventare la Valle d’Aosta sempre più un polo culturale d’eccellenza, e andare in questa direzione, in un momento di così forte crisi, credo che sia significativo del valore che diamo al settore culturale in Valle. Le opere sono 100, e sono suddivise in sette sezioni, che come altrettanti capitoli di un’appassionante biografia approfondiscono ciascuna una diversa fase dell’esperienza artistica dell’artista trentino: Esordi e Futurismo, Clavel e il Teatro, Casa del Mago, Pubblicità, Stile d’acciaio, Rivisitazioni. Alberto Fiz – Curatore dell’esposizione Universo Depero - Depero introduce l’arte nella vita, genera un sistema di creatività totale dove non distingue più tra cultura alta e cultura bassa, tra pubblicità e dipinti, opere su commissione e tarsie in stoffa, tra design e grafica. E’ un artista che sconvolge il sistema, che rompe le regole, e questa esposizione lo dimostra con chiarezza. E’ una grande carrellata all’interno della creatività di questo segno nomadico di Depero che parte dalle esperienze futuriste, anzi addirittura prefuturiste, ovvero simboliste, per giungere al recupero dell’arte popolare, dell’artigianato, che sono poi le opere prodotte degli anni 40. Il Mart di Rovereto ha prestato una serie di opere particolarmente significative, mentre una discreta quantità di creazioni proviene da altre realtà museali, fondazioni, gallerie e musei aziendali, come quello di Campari, che con Depero strinse un sodalizio molto importante. Daria Jorioz – Dirigente attività espositive dell’Assessorato dell’istruzione e cultura - E’ una figura sicuramente sfaccettata, poliedrica, caleidoscopica, che ha creato una visione complessiva dell’arte, cosa che rappresenta la sua originalità e il fatto che viene molto apprezzato anche adesso. In effetti la mostra ricostruisce, attraverso una lettura aggiornata, tutti gli aspetti della creatività di Depero che è stato un creativo in senso lato, in quanto si è occupato di design, di moda, ed è stato un grande pubblicitario. Infatti, una delle sale principali, è dedicata proprio alla pubblicità.  
   
 

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