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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Dicembre 2013
 
   
  ROSSI: "BOSSI-FINI INADEGUATA E CITTADINANZA PER GLI IMMIGRATI TROPPO COMPLICATA"

 
   
  Firenze, 17 dicembre 2013 – In Toscana nel 2010 (fonte Caritas) vivevano più di 360 mila stranieri, il 10 per cento degli abitanti di tutta la regione: quasi 50 mila appartenevano alla cosidetta ´seconda generazione´, quella nata in Italia, a cui se ne aggiungono ogni anno altri seimila. In tutta Italia sono 590 mila i bambini registrati cpme stranieri all´anagrafe negli ultimi die ci anni. "Rispetto ad un tema come l´immigrazione - sottolinea il presidente della Toscana Enrico Rossi durante il secondo anniversario della strage razzista di Firenze - occorre avere una visione ampia e salda da cui non si può deviare in base a convenienze e opportunità". "Chi dice che sotto elezioni non si può discutere di queste cose perchè perdenti ha già deciso di perdere: di sicuro ha scelto di non costruire il futuro che auspichiamo - aggiunge - L´immigrazione è un fenomeno legato alla globalizzazione: chi fugge e emigra lo fa per fame o per costruirsi una vita migliore e dunque risponde ad un diritto degli uomini. Certo occorre lavorare affinchè l´immigrazione non diventi cancellazione di quei diritti o produca a sua volta illegalità". Il riferimento è a Prato e alla tragedia del 1 dicembre, quando sette cittadini cinesi sono morti nel rogo di una fabbrica dove lavoravano e vivevano. "Prato dimostra però - aggiunge Rossi - anche tutta l´inadeguatezza di una legge come la Bossi-fini, fondata sulla cultura del rifiuto e costringe molti immigrati nell´ombra e al nero, facendoli più facilmente diventare oggetto di sfruttamento". Una stortura. "Come scandoloso - conclue Rossi - è che i ragazzi stranieri nati e che vivono in Italia debbano aspettare di aver compiuto 18 anni per chiedere di diventare cittadini italiani, con procedure che in passato potevano essere anche infinite, o che gli immigrati che lavorano da dieci anni in Italia e possono diventare cittadini italiani rischino ogni volta per un cavillo di dover ripartire da capo, come nel gioco dell´oca". Due leggi, per il presidente della Toscana, assolutamente da rivedere, perchè "producono solo muri e steccati, costringendo gli immigrati in un limbo rispetto ad una comunità da cui alla fine rischiano di non sentirsi pienamente parte e su cui non investono tutte le loro energie".  
   
 

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