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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Dicembre 2013
 
   
  GIANNA NANNINI: "SIENA CAPITALE DELLA CULTURA: QUESTO PALIO È DA VINCERE"

 
   
   Firenze 18 dicembre 2013 - Per Siena candidata a Capitale europea della cultura 2019 scende in campo anche Gianna Nannini, testimonial di pura razza contradaiola che grida "questo Palio è da vincere, la nostra Siena ha da essere Capitale". Un appello, lanciato ieri nella sede della Presidenza della Regione a Palazzo Strozzi Sacrati, e raccolto volentieri dal sindaco Bruno Valentini, accompagnato dal professor Pierluigi Sacco direttore di candidatura, insieme all´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti e al presidente Enrico Rossi. "Per me Gianna Nannini rappresenta da sempre un mito e mi emoziona incontrarla – ha esordito il presidente Rossi salutando gli ospiti -. Con la sua presenza si rafforza la candidatura di Siena, e averla dalla nostra parte aumenta la possibilità di vincere questa gara. Ci riusciremo legandoci ad un motivo cui noi toscani siamo legatissimi e su cui siamo d´accordo tutti: la nostra identità, le nostre radici. Noi dobbiamo preservarla rinnovandola, e su questo Siena ha impostato il suo progetto. La Regione dà affidabilità economica all´operazione, ci metteremo quello che l´Europa richiede e manterremo i nostri impegni, raccogliendo una sfida importante in un momento non semplice per la città del Palio". Identità, un concetto che ha legato stretti tutti gli interventi, a partire proprio da quello della cantante, che ha voluto sottolineare il suo legame forte con una tradizione da cui ha sempre attinto per fare la sua musica: "La nostra è una eredità popolare che ci valorizza e che non deve estinguersi nonostante tutte le minacce che incombono su di essa – ha aggiunto Gianna Nannini -. Vengano i turisti a vedere le bellezze che offriamo, ma nel rispetto della nostra storia e di quello che ci ha fatto diventare". "Abbiamo realizzato, grazie all´impegno del professor Sacco e del suo gruppo di lavoro, un progetto di altissimo livello in grado di competere al meglio – ha affermato il sindaco Valentini -. Il nostro obiettivo è offrire a Siena, ad una città provata da una delle peggiori speculazioni finanziarie dei nostri anni, un nuovo modello; fuori dalle dipendenze esterne, costruiremo con risorse nostre, quelle legate alla bellezza e alla cultura per attrarre l´Europa. Possediamo una identità che renderemo più forte unendo tradizione e innovazione; facendo della cultura un investimento su cui potranno intervenire in egual misura soggetti pubblici e privati per uno sviluppo sostenibile". Con la candidatura a Capitale europea della cultura, si legge nel progetto di candidatura elaborato dal professor Sacco, Siena (che si confronta con Cagliari, Lecce, Matera, Perugia-assisi e Ravenna) può cogliere un´opportunità importante di rilancio della sua identità e della sua economia, per divenire un centro di produzione culturale e un polo scientifico-tecnologico di livello internazionale, creando posti di lavoro, attraendo risorse e talenti, dando spazio ad una nuova generazione di imprenditori, divenendo meta di un turismo più consapevole e di migliore livello, accrescendo la qualità della vita dei cittadini e ridando forza al loro senso di appartenenza alla città. Questa è quindi una occasione concreta e irripetibile per progettare un nuovo percorso di sviluppo della città. E il traguardo stesso del 2019 non è un punto d´arrivo, ma piuttosto un punto di inizio: nelle intenzioni della Commissione Europea, il titolo è infatti un vero e proprio spartiacque che produce i suoi effetti più rilevanti nel lungo termine. E pur essendo Siena a candidarsi, è l´intera provincia, con i suoi 273mila abitanti e i suoi 36 Comuni, a costituire il nucleo territoriale del progetto. La candidatura diviene così un´opportunità per rafforzare ancora di più il rapporto tra il capoluogo e la provincia. Le terre senesi, con i loro quattro siti Unesco, rappresentano uno dei patrimoni storico-artistici più importanti del nostro paese e del mondo intero: è su questa base formidabile che si costruisce un progetto di candidatura che vuole fare della cultura l´elemento centrale di un laboratorio di sviluppo locale. Per questo il programma coinvolgerà l´intera zona regionale in progetti specifici così da costruire una rete territoriale estesa di produzione culturale e creativa. Inoltre si stabilirà un dialogo e una cooperazione anche con altre città italiane e straniere: europee e non.  
   
 

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