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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Dicembre 2013
 
   
  "MISURE STRAORDINARIE (E TASSE FERME) CONTRO UNA CRISI STRAORDINARIA". TOSCANA SPIEGA LA MANOVRA 2014

 
   
  Firenze, 19 dicembre 2013 – "Ad una crisi che, nonostante la presenza di alcuni segnali di ripresa economica, si rivela ancora con un impatto sociale straordinario, abbiamo risposto con misure straordinarie: per la famiglia e la coesione sociale e per la crescita, risparmiando ma trovando anche le risorse necessarie per nuovi investimenti. E tutto questo senza aumentare le tasse ai cittadini: anzi, in molti casi rendendole per le imprese più leggere". Parte da qui l´assessore della Toscana Vittorio Bugli per spiegare la proposta di bilancio e la finanziaria 2014 che l´aula del consiglio regionale ha iniziato a discutere ieri e voterà nel pomeriggio. Non era scontato. L´assessore ricorda infatti come la manovra portata in aula, oltre alla straordinarietà del momento, ha dovuto necessariamente tenere conto dei tagli che ci sono stati: 500 milioni in meno l´anno dal 2011, a cui si aggiunge l´8 per cento tolto alla sanità dal 2010 ad oggi. A conti fatti l´anno prossimo la Regione Toscana potrà spendere un po´ meno di 9 miliardi, 300 milioni in meno dell´anno scorso: 6 miliardi e 600 milioni è da sola la spesa per la sanità. C´è poi un problema legato ai fondi europei, quelli per l´economia e il sociale. Si è chiuso un ciclo e le risorse per la programmazione per i prossimi sette anni arriveranno non prima della fine del 2014. Così la Regione, in parte, ha deciso di anticiparle di tasca propria. "Abbiamo retto - sottolinea Bugli - mantenendo inalterato il nostro sistema di welfare, senza aumentare le tasse e risparmiando risorse significative con un´attenta e razionale spending review su risorse e affitti. Ma abbiamo anche provato a fare qualcosa di nuovo: aumentando gli investimenti e mettendo in campo provvedimenti innovativi". "Il nostro obiettivo - ha proseguito - era di tenere la barra dritta puntando su coesione sociale, crescita ed innovazione", le tre parole chiave che hanno ispirato questa manovra. Coesione sociale, crescita e innovazione per aiutare chi è più in difficoltà, "perché dalla crisi si esce tutti assieme", e "per farci trovare pronti quando la ripresa arriverà davvero": da un lato il welfare, il piano famiglia, i prestiti a tasso zero a chi è rimasto senza stipendio e il prestito sociale, giusto per fare qualche esempio, dall´altro gli aiuti alla crescita e ai giovani con il progetto Giovanisì, gli sgravi per le imprese che investono e i bonus per chi innova e prova a promuoversi all´estero.  
   
 

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