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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Dicembre 2013
 
   
  PUGLIA: UNA VITTORIA SU TUTTI I FRONTI, UNA BATTAGLIA IDEALE ANCOR PRIMA CHE LEGALE

 
   
   Bari, 19 dicembre 2013 - «Un mese fa il Consiglio di Stato ci dava ragione sul caso di “Vision 2000”, l’ente di formazione che non era in possesso dell’attività triennale richiesta dall’Avviso n. 1/2008 “Ritorno al Futuro” e ieri la Corte di Giustizia europea si esprime sulla bontà della legge regionale del 2009 che fissa in dieci anni l’esperienza minima richiesta agli istituti di formazione scelti dai ragazzi che partecipano all’avviso Ritorno al Futuro. Una vittoria su tutti i fronti - ha detto Alba Sasso, assessore al Diritto allo studio e formazione – che arriva a seguito di una battaglia ideale, ancor prima che legale, volta ad affermare un principio fondamentale delle politiche di formazione perseguite da questa amministrazione: il futuro dei nostri ragazzi è il futuro della Puglia e per la nostra regione noi immaginiamo il miglior futuro possibile. Il criterio dei dieci anni di esperienza – ha concluso Sasso – è la garanzia sulla solidità e qualità dell’istituto che eroga il master e tiene lontani improvvisati formatori dell’ultima ora. Abbiamo agito per tutelare i ragazzi e il loro diritto ad una formazione di alta qualità. Ancora un grazie a chi ha promosso questa battaglia, all’ex assessore alla Formazione Marco Barbieri, ai dirigenti e agli uffici legali e amministrativi coinvolti». L’istituto di formazione Dirextra aveva fatto ricorso al Tar Puglia-bari sostenendo che il requisito dell’esperienza decennale, contenuto nella Legge Regionale n. 12 del 26 maggio 2009 “Misure in tema di borse di studio a sostegno della qualificazione delle laureate e dei laureati pugliesi”, fosse incompatibile con il diritto dell’Unione Europea, in particolare con i principi di libera concorrenza, proporzionalità e non discriminazione. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, interpellata proprio dal Tar Puglia, ha invece ritenuto che «esigere un livello minimo di esperienza per gli istituti di formazione costituisce, di per sé, una misura idonea all’obiettivo in tal modo perseguito».  
   
 

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