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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Dicembre 2013
 
   
  VACANZE A SANREMO: “IL MARE D’INVERNO È UN CONCETTO CHE IL PENSIERO NON CONSIDERA” DICEVA UNA NOTA CANZONE ITALIANA DEGLI ANNI 80

 
   
  Preferite la buona tavola? Potete pranzare all’aperto 365 giorni all’anno, merito del sole di Sanremo. Caratteristici sono i ristoranti di pesce: se la cucina locale è tanto rinomata, è per via degli ingredienti freschi, preparati al momento. E nelle focaccerie si fanno ancora a mano la focaccia, la farinata di ceci e la sardenaira. Da non confondere con la pizza, è tipica della Città dei Fiori. Il nome deriva dalle sardine sotto sale, che una volta si usavano nella copertura. Oggi sono sostituite dalle acciughe, accompagnate dalle olive taggiasche, dal sapore deciso. Fare una vacanza a Sanremo d’inverno è un’ottima occasione per scoprire la città e godersi il mare senza l’affollamento dei turisti e la calura estiva. Chiusi gli ombrelloni, il clima mite, che già nell’Ottocento attirava la nobiltà del vecchio continente sulle coste liguri a fare elioterapia, offre tutta una serie di possibilità di turismo. Per le coppie, che desiderano concedersi una fuga romantica, ideale può essere un residence a Sanremo, in una camera con vista mare, che consenta di ammirare degli splendidi tramonti sulla spiaggia. Per i viaggi formato famiglia, poi, oppure per allenare il fisico e rilassare la mente, a disposizione il curatissimo verde pubblico e la pista ciclabile più lunga d’Europa. 24 chilometri, che fiancheggiano il blu, perfettamente attrezzati e sicuri, per fare lunghe camminate e praticare molteplici attività sportive. Se siete amanti della cultura, lasciatevi sorprendere da autentiche pillole di curiosità. Imparerete che la passeggiata Imperatrice, red carpet della città con le sue famose palme, si chiama così perché le prime piante furono un dono della zarina Maria Aleksandrovna, moglie dello zar Alessandro Ii di Russia. Oppure il visitatore del Museo Civico, all’interno del barocco Palazzo Borea d’Olmo, potrà trovarsi faccia a faccia con un Uomo di Neanderthal a grandezza naturale, costruito addirittura dal laboratorio Daynes di Parigi. Questo perché la zona fu popolata fin dal Paleolitico. Spenti i riflettori del Teatro, si accendono le luci dei locali di piazza Bresca, il salotto della movida. La “dolce vita” della piazza costituisce un appuntamento immancabile per abitanti, turisti e per gli stessi artisti, dopo lo spettacolo. Piazza Bresca vanta persino un record nel Guinness dei primati con il mojito più grande del mondo. Il record, imbattuto fino al 2012, era stato segnato il 9 settembre 2010 con chili di lime, menta e zucchero di canna raffinato bianco, centinaia di litri di soda e rum bianco, per un totale di 877 litri, certificati dal Guinness World Records.  
   
 

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