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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Gennaio 2014
 
   
  OCCUPAZIONE IN CALO A FORLÌ-CESENA NEL PRIMO SEMESTRE 2013

 
   
  Forlì-cesena, 13 gennaio 2014 - La Camera di Commercio di Forlì-cesena, in collaborazione con Unioncamere Emilia-romagna e con il Gruppo Clas, rende disponibile l’aggiornamento a giugno 2013 dell’archivio Smail (Sistema di Monitoraggio Annuale sulle Imprese e il Lavoro), il sistema informativo che permette di monitorare le imprese attive in Emilia-romagna con almeno un addetto (attualmente pari a circa 39 mila unità in provincia), le loro unità locali e i relativi addetti. I dati provinciali sono consultabili in uno specifico report a disposizione nel sito della Camera di Commercio, area informazione economico-statistica ( http://www.Fc.camcom.it/studiestatistica/ ). L’occupazione (addetti alle unità locali) nelle imprese del territorio provinciale risulta in calo: infatti, a metà 2013, si è riscontrata una flessione consistente, pari al -2,6%, rispetto al giugno 2012 (la flessione media regionale è del 2,1%). Con riferimento, invece, all’occupazione dipendente, la contrazione, nel medesimo periodo, è stata pari al 3,3% (-2,8% a livello regionale). “I macroindicatori di sintesi – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Forlì-cesena - palesano quindi elementi di notevole sofferenza anche nel nostro Territorio, a fronte della crisi che si protrae quasi ininterrottamente dal 2008 e nella quale siamo entrati con dinamiche rallentate e alcuni problemi strutturali. Tale contesto enfatizza il ruolo del lavoro, così come quello della formazione, per la “tenuta” economica e la coesione sociale. Sempre il lavoro rappresenta, inoltre, un fattore di importanza fondamentale per il benessere materiale e psicologico dell’individuo, in quanto produce sicurezza del reddito, acquisizione di competenze e capacità, diversificazione dell’esperienza, strutturazione del tempo, contatti e identità sociale. Le politiche per il lavoro, pur non rientrando direttamente nelle competenze della Camera, costituiscono in realtà elementi strategici che sono compresi nella progettualità a favore del territorio, inseriti in una vision di ampio respiro. La Camera, infatti, supporta il territorio e il sistema imprenditoriale attraverso vari strumenti, tra i quali l’Informazione statistica e sociale, che rende disponibili e aggiornati i principali indicatori economici e sociali e mediante azioni che si concretizzano nel sostegno alle imprese rispetto alle sfide contingenti poste dalla crisi. Ritengo che solo attraverso un sistema produttivo solido, competitivo, innovativo e inclusivo si possa creare occupazione e qualificare i fabbisogni professionali, migliorando il mismacht tra domanda e offerta di lavoro.” Alcuni dati in sintesi: alla stabilità delle “public utilities”, cioè energia elettrica, gas, acqua, gestione rifiuti e reti fognarie (-0,8%), si contrappone l’andamento negativo di tutti gli altri grandi settori, vale a dire l’industria (-2,6%), i servizi (-2,2%), l’agricoltura (-3,0%) e soprattutto le costruzioni (-4,7%). All’interno del settore industriale, i cali più marcati si registrano nel legno-mobili (-6,6%), nella lavorazione dei minerali non metalliferi (-5,5%), nel tessile-abbigliamento-calzature (-3,8%), nella fabbricazione dei mezzi di trasporto (-3,2%) e nella gomma-plastica (-2,9%). L’industria metalmeccanica, che occupa il 35% degli addetti di tutto il settore e si articola in diversi comparti (metallurgia, prodotti in metallo, macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, fabbricazione, installazione e riparazione di macchinari e attrezzature), mostra nel suo insieme una contrazione del 2,4%, ma con andamenti differenziati al suo interno, tra i quali si segnalano una riduzione marcata nell’elettronica (-3,4%) e stabilità nell’installazione e riparazione di macchinari (-0,7%). Gli altri settori industriali – tra cui emerge nettamente l’industria alimentare - sono improntati alla stabilità. Nei servizi, mostrano variazioni positive l’istruzione (+3,7%), i servizi all’impresa e alla persona (+2,4%), l’informatica e le telecomunicazioni (+2,1%) e la sanità e assistenza sociale (+1,0%). A differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, la ristorazione segna il passo perdendo, negli ultimi 12 mesi, il 5,7% dei relativi addetti. Oltre a questa e ai servizi di alloggio (-6,6%), registrano un segno negativo anche le attività ricreative, culturali e altri servizi alla persona (-5,1%), i trasporti (-4,7%), il commercio (-1,6%) e i servizi finanziari (-1,1%). Va osservato che il turismo, la ristorazione e i servizi connessi (in particolare le attività ricreative e culturali) sono stati interessati dalla generale riduzione dei consumi. Esaminando inoltre il quinquennio giugno 2008-giugno 2013, che consente di valutare gli effetti complessivi della lunga crisi che l’economia provinciale sta vivendo, si rileva la forte riduzione dell’occupazione industriale (-10,0%) e delle costruzioni (-13,0%), mentre l’agricoltura ha perso il 3,3% dei propri addetti. Sono invece aumentati dell’1,3% i servizi (risultato derivante, in gran parte, dal positivo andamento del comparto “ristorazione”), mentre le Public Utilities presentano un incremento del 4,3%. Nel periodo in questione (2008-2013), l’occupazione in provincia di Forlì-cesena si è ridotta del 4,0% (-3,8% con riferimento all´Emilia Romagna). Avvertenze metodologiche Smail - Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro - è il sistema informativo statistico che fotografa la consistenza e l’evoluzione delle imprese attive in regione e dei loro addetti. Sono infatti disponibili dati con cadenza semestrale per il periodo dicembre 2007-giugno 2013. Gli addetti rilevati sono: gli imprenditori e il personale dipendente con le loro caratteristiche quali il livello di inquadramento (dirigenti, impiegati, operai…), la nazionalità, l’età, il genere. Sono rilevati separatamente gli interinali e sono esclusi i collaboratori a progetto ed i professionisti. Il sistema informativo, accessibile on-line dai siti delle Camere di Commercio della regione e di Unioncamere Emilia-romagna (www.Uc-rer.camcom.gov.it), è il frutto di un complesso procedimento statistico che incrocia e integra le diverse fonti disponibili, vale a dire il Registro Imprese delle Camere di Commercio e gli archivi occupazionali dell’Inps. Realizzato grazie alla collaborazione tra Unioncamere Emilia-romagna, Camere di Commercio della regione e Gruppo Clas di Milano, Smail non si limita ad evidenziare quante sono le imprese, le unità locali effettivamente in attività – riconoscendole tra quelle iscritte nei registri amministrativi - e i loro addetti, ma fornisce informazioni dettagliate su un ampio ventaglio di caratteristiche aggiuntive. I dati sono infatti disponibili a livello di dettaglio settoriale e secondo la dimensione delle imprese, la loro forma giuridica, l’anzianità o il loro carattere artigiano. Un´altra importante caratteristica di Smail è l’articolazione territoriale delle informazioni, che consente di pervenire sino al dettaglio comunale. In sintesi, un insieme di informazioni utili a diverse categorie di utenti, primi tra tutti gli operatori istituzionali, che in questo modo possono disporre di una base informativa affidabile per meglio indirizzare i propri interventi di politica sul territorio. La banca dati Smail è accessibile, previa registrazione, al seguente indirizzo: http://emilia-romagna.Smailweb.net/  Il dettaglio di analisi è possibile anche a livello comunale e settoriale, per forma giuridica e dimensione aziendale, nonché per tipologia di occupazione.  
   
 

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