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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Gennaio 2014
 
   
  JOB ACT: REGIONE LOMBARDIA NE HA CREATO UNO EFFICACE

 
   
  Milano, 13 gennaio 2014 - "Nelle anticipazioni del cosiddetto ´Job act´ di Matteo Renzi ci sono proposte che abbiamo già realizzato da mesi in Regione Lombardia e che stanno decretando il successo del nostro modello di politica attiva ´Dote Unica Lavoro´, che, come propone Renzi, prevede il pagamento in misura premiale di servizi per il lavoro solo se raggiungono risultati occupazionali". Lo dice Valentina Aprea, assessore regionale lombardo con delega al Lavoro, dopo le proposte del sindaco di Firenze. Secondo Aprea "le proposte di Renzi sul lavoro non centrano l´obiettivo, con queste, infatti, si rischia di peggiorare la riforma Fornero". "Mentre il 70,4 per cento di tutte le assunzioni effettuate nel 2013 è stato a tempo determinato - spiega ancora l´assessore - il contratto a tutele progressive proposto da Renzi è in realtà un contratto a tempo indeterminato, ipocritamente declinato con la sua libera risoluzione nei primi tre anni. Ciò determinerebbe un ulteriore irrigidimento della flessibilità in entrata nel mercato del lavoro, che pagherebbero soprattutto i giovani, che, nella migliore delle ipotesi, si troverebbero a essere lavoratori a tempo indeterminato di serie B, rispetto ai loro colleghi assunti prima". "Ciò di cui i giovani, i lavoratori e le imprese hanno bisogno e che Renzi non considera - spiega ancora l´assessore - non è l´imposizione di rigidità contrattuali, ma la liberalizzazione delle possibilità di assunzione, l´aiuto nel passaggio da un contratto di lavoro a un altro, tutelando il lavoratore attraverso un welfare attivo, che consenta a chi conclude un contratto di lavoro di trovarne un altro nel minor tempo possibile". "Si tratta, quindi, di potenziare servizi efficaci per il lavoro, in linea con quanto già attuato in Regione Lombardia con ´Dote Unica Lavoro´ - conclude Valentina Aprea -. A questo fine, le modalità più efficaci per coordinare i servizi al lavoro e le politiche formative sono da individuare a livello regionale, non certo a livello nazionale, con l´Agenzia unica nazionale che propone Renzi, segno di una visione neo centralistica e neo statalista".  
   
 

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