Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Gennaio 2014
 
   
  L´INDUSTRIA DELLE TIC HA BISOGNO DI MAGGIORI COMPETENZE PER DECOLLARE

 
   
  Roma, 15 gennaio 2014 - Il lancio di Orizzonte 2020 e i 15 milioni di euro con cui alimenterà la ricerca sulle Tic rappresentano sicuramente una boccata d´aria fresca per questo settore. Tuttavia, rimane una domanda: i lavoratori dell´Ue possiedono le competenze necessarie per portare le Tic al prossimo livello in Europa? Finora la risposta è no. Secondo la Commissione europea, se non si fa nulla, l´Europa potrebbe dover presto affrontare una carenza che raggiunge i 900 000 lavoratori Tic. La stessa competitività dell´Ue è a rischio. Importanti aziende come la Microsoft hanno già lanciato l´allarme, mentre l´Ocse ha pubblicato, nell´ottobre del 2013, uno studio di valutazione delle competenze Tic di circa 5 000 europei. Lo studio è giunto alla conclusione che un quinto della popolazione in età lavorativa possiede capacità di lettura e calcolo basse a livello preoccupante. Inoltre, un quarto degli adulti non possiede le competenze digitali necessarie per usare in modo efficace le tecnologie dell´informazione e della comunicazione. Le decisioni da prendere quest´anno saranno fondamentali per definire se questo problema potrà essere affrontato o meno in modo veloce ed efficiente. La crescita del settore è destinata ad accelerare enormemente, e la Commissione europea si è posta l´obbiettivo molto ambizioso di colmare il divario delle competenze digitali entro il 2020 allo scopo di affrontare questa tendenza. Lanciata a marzo del 2013, la "Grande coalizione per l´occupazione nel settore digitale" mira a fare proprio questo. Nel corso dei prossimi anni, la Commissione prevede di rendere più attraenti le carriere Tic, offrire pacchetti di formazione progettati assieme all´industria, offrire lauree e programmi di studio più allineati, migliorare il riconoscimento transnazionale delle competenze, ridurre le discrepanze nel mercato del lavoro e stimolare l´imprenditoria digitale. In vari stati membri si stanno sviluppando coalizioni nazionali e grandi aziende come Google, Microsoft, Telefonica e Cisco già sostengono questa iniziativa. Erasmus+, il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020, è un altro importante tentativo di colmare, tra gli altri, il divario di competenze Tic permettendo agli studenti di provare altri programmi di insegnamento in tutta Europa. Ma è sufficiente? Lo scorso agosto la Microsoft ha sottolineato la carenza di competenze Tic interna che sta affrontando, mentre continua a sviluppare le proprie attività in Irlanda. L´azienda deve assumere personale dall´estero e l´attuale sistema di certificazione Tic, che rimane molto poco chiaro, non aiuta. Attualmente esistono migliaia di certificati differenti, e devono quindi essere creati degli standard comuni di competenza. Identificare le cause esatte e colmare questo divario Tic non sarà un compito facile. Come sottolineato dal commissario Neelie Kroes, "la Commissione farà la propria parte, ma non possiamo farlo da soli; aziende, partner sociali e gli operatori dell´istruzione, sia a livello nazionale che regionale, devono stare al nostro fianco". Per maggiori informazioni, visitare: Agenda digitale europea http://ec.Europa.eu/digital-agenda/    
   
 

<<BACK