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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Gennaio 2014
 
   
  EMERGENZA CASA: PER ASSESSORE UMBRIA PROROGA SFRATTI DECRETO MILLEPROROGHE SMENTISCE IL GOVERNO, NEGATIVO GIUDIZIO SU LIMITE 30 GIUGNO E MANCATA ESTENSIONE A MOROSITÀ INCOLPEVOLI

 
   
   Perugia, 15 gennaio 2014 - "Dopo il ´tam tam´ mediatico che ha accompagnato il decreto legge Milleproroghe ed in particolare la parte in cui si prevede la proroga degli sfratti, scopriamo che il limite di reddito per accedere alla proroga è di 27 mila euro e non 21 mila come scritto nel comunicato emanato a suo tempo dal governo". Lo evidenzia l´assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Vinti, precisando che "il testo del decreto, infatti, proroga il termine previsto dall´art. 1 comma 1 del ´D.l. 158 del 2008´, che fa riferimento diretto alla legge 9 del 2007 la quale, testualmente, afferma che la proroga si applica nei confronti di ´conduttori´ con reddito annuo lordo complessivo inferiore a 27 mila euro". "Un errore dovuto all´improvvisazione o un tentativo di ingannare le organizzazioni a difesa degli inquilini protagonisti di vibranti proteste nei confronti del governo?" - si chiede l´assessore Vinti secondo il quale "il problema degli sfratti necessiterebbe di essere affrontato con maggior serietà da parte del governo, in considerazione del dramma che migliaia di famiglie stanno vivendo a causa della crisi. Pur se tra mille difficoltà, legate soprattutto alle esigue risorse economiche del proprio bilancio, la Regione Umbria - ha riferito l´assessore - sta cercando di venire incontro come può al problema degli sfratti soprattutto relativamente a quelli per morosità incolpevole, come gli ultimi bandi emanati dall´Ater stanno a testimoniare". "Occorre però una svolta nelle politiche dell´esecutivo nazionale - prosegue Vinti - con un´assunzione piena della consapevolezza delle ricadute sociali che l´emergenza casa può generare. Consapevolezza che, ad oggi, manca". Per Vinti "rimane il giudizio nettamente negativo sul provvedimento, sia sulla sua precarietà (il limite del 30 giugno) e, ancora di più, sulla mancata estensione alla morosità incolpevole, responsabile del 90 per cento degli sfratti". "Per questo - annuncia l´assessore - ci uniamo alle richieste delle organizzazioni a difesa degli inquilini affinché il Parlamento modifichi il testo su quei due punti e inserisca tra le priorità dell´agenda politica del Paese il problema della casa che oggi affligge tanti lavoratori e tante famiglie".  
   
 

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