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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Gennaio 2014
 
   
  CASO PADERNO: AMBIENTE E SALUTE NON SONO A RISCHIO

 
   
  Milano, 15 gennaio 2014 - "Rischi per la salute e per l´ambiente non ci sono mai stati, perché in caso contrario, gli organi competenti, come Asl e Arpa, sarebbero intervenuti in maniera più incisiva; c´è da parte di Regione Lombardia un´attenzione costante che continuerà finché non cesserà l´emissione di odori molesti". Così l´assessore ad Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, nel corso della conferenza stampa convocata al Pirellone per fare il punto sul caso Paderno Dugnano. Nel pomeriggio si terrà un nuovo incontro tra i rappresentanti della Regione Lombardia e dell´azienda Leganti Naturali per verificare se un tasso troppo elevato di alluminio nelle scorie sia la fonte delle esalazioni moleste. Il Caso Paderno - Il 12 dicembre l´Arpa è stata contattata dalla polizia locale di Paderno Dugnano (Milano) in merito ad alcune segnalazioni riguardanti esalazioni di emissioni sul territorio, definite moleste. Arpa ha subito invitato l´amministrazione a richiedere a Regione Lombardia, competente in materia, un´ispezione straordinaria che è stata effettuata già il 18 dicembre. Nonostante dagli esiti degli accertamenti effettuati insieme alla Asl competente non fossero emerse criticità per la salute dei residenti, la Regione Lombardia ha diffidato il 20 dicembre, la Ditta Leganti naturali srl a sospendere immediatamente i conferimenti delle scorie, fino al totale abbattimento delle emissioni. Attenzione Alta E Azione Immediata - "Quello che a me preme rilevare - ha proseguito l´assessore - è soprattutto la tempestività dell´intervento di tutti, a partire dal Sindaco, per continuare con la Provincia, ma soprattutto di Regione Lombardia, dei suoi enti, Asl e Arpa, e soprattutto l´attivazione immediata, a seguito della diffida della Regione nei confronti dell´azienda, che dato il via all´installazione di un sistema definitivo di aspirazione per evitare che questi odori molesti si disperdano e siano anche solo fonte di preoccupazione per i cittadini". Monitoraggio Costante - "Abbiamo inoltre richiesto un costante monitoraggio della situazione - ha puntualizzato la titolare regionale all´Ambiente - oltre ad una relazione puntuale su quanto accaduto, fino a che la situazione non sarà rientrata alla normalità. Entro 30 giorni dal 20 dicembre - ha proseguito - la società doveva presentare un´istanza per l´approvazione di un progetto di impianto di captazione e abbattimento delle emissioni provenienti dallo stoccaggio. Cosa che ha fatto, e l´impianto dovrà essere attivato entro il 10 febbraio". Al Lavoro - "L´autorizzazione verrà attentamente rivalutata appena risolto il problema, gli uffici regionali sono già al lavoro", ha precisato Terzi. "La mia preoccupazione principale - ha aggiunto - è sempre stata una sola: che non ci fossero pericoli per i cittadini e per l´ambiente. Questo è stato accertato dai tecnici Asl e confermato dai rilievi effettuati. Perché se è vero che le esalazioni non sono tollerabili, esse per fortuna non rappresentano un pericolo per la salute pubblica. Nonostante le rassicurazioni - ha concluso Terzi - abbiamo comunque preferito in via precauzionale far sospendere i lavori di stoccaggio fino a che l´inconveniente riscontrato non sia eliminato in via definitiva e non si ripeta mia più. Quini, fino alla prima settimana di febbraio, quando è prevista la consegna del nuovo impianto di aspirazione e trattamento degli odoro, i conferimenti delle scorie sono stati sospesi".  
   
 

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