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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Gennaio 2014
 
   
  MANTOVA, PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE NEL IV TRIMESTRE 2013

 
   
   Mantova, 20 gennaio 2014 - Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende noti i risultati dell’indagine Excelsior relativi alle assunzioni programmate per l’ultimo trimestre del 2013 nella provincia di Mantova. Nel periodo tra ottobre e dicembre 2013, le assunzioni previste dalle imprese mantovane manifatturiere e dei servizi (sono escluse dal campione Agricoltura e Pubblica Amministrazione) ammontano a 720 unità, con una diminuzione del 16% rispetto al trimestre precedente. Considerando i movimenti occupazionali nel loro insieme (comprese le modalità di lavoro indipendente, i contratti in somministrazione e di collaborazione a progetto) le entrate raggiungono le 1.060 unità. Per l’ultimo trimestre del 2013, a queste entrate si contrappongono 1.700 uscite, con una variazione occupazionale di segno negativo, pari a -640 unità. A livello regionale Mantova si trova in posizione intermedia; quasi tutte le province lombarde, infatti, prevedono variazioni occupazionali negative, con la sola eccezione di Monza e Brianza dove l’occupazione dovrebbe mantenersi sostanzialmente invariata. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, circa il 62% delle assunzioni programmate nel periodo ottobre-dicembre è prevista con un contratto a tempo determinato. Di queste, il 31,7% ha carattere stagionale, il 21% è legato a periodi di prova per l’inserimento di nuovo personale, il 30,8% è finalizzato alla copertura di picchi di attività e il 16,5% è rivolto alla sostituzione di dipendenti temporaneamente assenti. Le assunzioni a tempo indeterminato, invece, risultano pari al 29,1%, una quota di poco inferiore al dato regionale (30,7%), ma superiore a quello nazionale (24,2%). Il restante 9% riguarda contratti di apprendistato o di altro tipo. Negli ultimi mesi dell’anno, circa il 68% del totale delle assunzioni programmate nella provincia di Mantova si concentra nei servizi, con una diminuzione di circa 6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente; aumenta, quindi, il peso dell’industria (costruzioni comprese) che si attesta a poco più del 32% del totale. Tra i servizi, ad esprimere una maggior richiesta di assunzioni sono il commercio (14%), i servizi alle persone (13%), il settore del turismo e della ristorazione (11%) e i servizi avanzati alle imprese (7%). Per quanto riguarda l’industria, invece, i numeri più consistenti sono nel comparto metalmeccanico-elettronico (7%) e in quello tessile e abbigliamento (4%); le altre industrie e le costruzioni costituiscono il 20% del totale. I nuovi inserimenti, dal punto di vista dei profili professionali, sono orientati prevalentemente verso le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (29%), a cui seguono gli operai specializzati e conduttori di macchinari (28%); i profili “high skill” (dirigenti, specialisti e tecnici) con il 18% dei posti, i profili generici con il 17% e le professioni impiegatizie con l’8%. Nel dettaglio delle professioni, le più richieste nella provincia di Mantova, sono i commessi e personale qualificato nelle vendite, i cuochi, camerieri e professioni simili e gli operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare. Seguono il personale di segreteria e servizi generali e gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici. Rispetto allo scorso trimestre aumentano le difficoltà attese dalle imprese nel reperire i profili desiderati, passando dal 13,2% al 15,2%, un valore superiore alla media regionale (14,3%) e a quella nazionale (12,8%). I problemi nel trovare personale sono legati più alla scarsità di candidati disponibili a ricoprire la posizione richiesta (8%) che non all’inadeguatezza in termini di competenze e di esperienza possedute (7%). Le difficoltà più marcate, segnalate dalle aziende nella fase di ricerca della figura richiesta, riguardano, nel 19,6% dei casi, i servizi e nel 13,2% l’industria: sono soprattutto le industrie tessili e dell’abbigliamento (28,6%), le industrie metalmeccaniche ed elettroniche (22%), il commercio (18,3%) e i servizi alle persone (17%). Le aziende mantovane richiedono un’esperienza di lavoro per oltre la metà dei nuovi inserimenti (57,9%), quota che risulta non molto diversa dalla media regionale (58,8%), ma inferiore a quella nazionale (61,3%). In particolare, al 13% dei candidati viene richiesta una esperienza nella professione e al 45% un’esperienza almeno nel settore dell’impresa. L’esperienza è un requisito segnalato più spesso nell’industria (62,2%) rispetto ai servizi (56%). Nel dettaglio delle attività economiche i valori superiori alla media riguardano le costruzioni, l’industria tessile e dell’abbigliamento, i servizi alle persone e il commercio. Per circa il 44% delle assunzioni previste viene richiesto un titolo di studio superiore (diploma o laurea), per il 10% una qualifica professionale e per il restante 46% non viene richiesta alcuna formazione specifica. La quota di diplomati e laureati, pari a circa 10 punti percentuali in meno rispetto al trimestre precedente, risulta inferiore rispetto sia alla media regionale (53,5%) sia a quella nazionale (49%). Nell’ultimo trimestre dell’anno, le opportunità offerte specificamente alle donne interessano il 33% delle assunzioni, che si prevedono di reclutare, in particolare, come operaie specializzate e conduttrici di impianti nell’industria alimentare e come personale di segreteria e servizi generali. Le imprese mantovane prevedono di assumere giovani al di sotto dei 30 anni per il 39% delle assunzioni, soprattutto come operai nelle industrie chimiche, del legno e della carta, operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, commessi e personale qualificato nelle attività commerciali e cuochi, camerieri e professioni simili. Come nei trimestri precedenti, va, tuttavia, sottolineato che, in sede di intervista, una quota rilevante di imprese ha dichiarato indifferente l’età e il sesso della figura ricercata.  
   
 

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