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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Gennaio 2014
 
   
  A MILANO LITI TRA IMPRESE PER 300 MILIONI L´ANNO

 
   
  Milano, 20 gennaio 2014 -, Oltre 300 milioni di euro, è il valore delle liti degli arbitrati gestite nel 2013 dalla Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Nei primi dieci mesi dell’anno sono state 144 le domande di arbitrato depositate presso la Camera arbitrale di Milano, più di tutti i casi gestiti nel 2012 (138), per un valore medio di circa 2,3 milioni di euro. Diritto societario e appalti le materie su cui le imprese litigano di più. E in un caso su otto (12%) le domande di arbitrato riguardavano liti internazionali. La ricerca. Una giustizia, quella arbitrale, veloce ed efficiente con una durata media dei procedimenti di circa un anno. Nel periodo 2007-2010 i procedimenti di arbitrato conclusi più velocemente sono quelli con collegi più giovani (in media 286 giorni nel caso di collegio arbitrale composto da under 40) o con arbitro unico anche se due terzi delle domande riguardano arbitrati condotti da un collegio di tre arbitri. La parte che promuove l’arbitrato “vince” nel 54% dei casi, “perde” nel 21% e “pareggia” nel 25%. I dati emergono da una ricerca sui casi di arbitrato seguiti negli anni tra il 2007 ed il 2010 dalla Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, realizzata da Riccardo Marselli (Università di Napoli, Parthenope), Alessio Scano (Università di Sassari) e Marco Vannini (Università di Sassari e Crenos). I dati della ricerca - Lodo o transazione. Si equivalgono le percentuali di procedimenti conclusi con un lodo (49,1%) anziché con una transazione (50,9%). Probabilità maggiore di una decisione (lodo) arbitrale per le controversie in materia di contratti di distribuzione (69,4%), consulenza (69,2%) e diritto societario (58%); probabilità maggiore di accordo o transazione con i trasferimenti di azienda (76,1%) e con gli appalti (70,7%). Arbitro unico e collegio di tre arbitri. Circa i due terzi delle domande presentate (66,6%) riguardano arbitrati condotti da un collegio di tre arbitri. L’arbitro unico è prevalente nelle controversie in materia di associazione in partecipazione (100%), contratti di distribuzione (58,2%) e trasferimento d’azienda (52,3%) mentre il collegio con tre arbitri è scelto in circa i tre quarti dei procedimenti relativi al diritto societario (75,7%) ed agli appalti (75,3%). Il profilo degli arbitri. Gli arbitri sono nella maggioranza dei casi avvocati mentre minori sono le nomine di commercialisti o ingegneri (questi ultimi negli appalti). La durata dei procedimenti arbitrali. I procedimenti (dalla richiesta/domanda di arbitrato all’estinzione del procedimento con o senza lodo) giudicati da un arbitro unico si esauriscono prima di quelli trattati da un collegio di tre arbitri. L’arbitro unico conclude il procedimento in media in 320 giorni mentre il collegio di tre arbitri impiega in media 409 giorni. La durata più breve si ha invece con il collegio di arbitri under 40 (286 giorni). Le probabilità di vittoria nel lodo. L’attore ossia la parte che promuove l’arbitrato ha avuto riconosciute nel lodo le proprie ragioni (ha vinto) nel 54% dei casi mentre la parte B, la convenuta chiamata in arbitrato, ha vinto nel 21% dei casi. L’ipotesi di pareggio con reciproci riconoscimenti nel lodo è stata osservata nel 25% dei casi.  
   
 

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