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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Gennaio 2014 |
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LA CONCEZIONE E L´ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA LIFE DEVONO ESSERE MIGLIORATE - AFFERMA LA CORTE DEI CONTI EUROPEA
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Lussemburgo, 20 gennaio 2014 - Una relazione appena pubblicata dalla Corte dei conti europea invita la Commissione Ue a migliorare l’efficacia del programma Life incentivando la diffusione e la replica dei progetti ambientali di successo. ‟La diffusione e la replica dei progetti Life sono chiaramente insufficienti, e ciò riduce notevolmente la capacità del programma di fungere da catalizzatore dei cambiamenti ambientali, che è il suo obiettivo principale” ha dichiarato Jan Kinšt, Membro della Corte responsabile della relazione. La politica ambientale dell’Ue è presente in modo integrato in tutte gli strumenti finanziari a sostegno delle principali politiche dell’Ue, come i fondi strutturali e la politica agricola comune. Life (L’instrument Financier pour l’Environnement), ed in particolare la sua componente ‟Ambiente”, è uno strumento finanziario specifico concepito per operare da piattaforma per lo sviluppo e lo scambio di buone pratiche, nonché per fungere da catalizzatore ed accelerare gli sviluppi della politica dell’Ue in materia di ambiente. La sua efficacia varia quindi considerevolmente a seconda che i progetti finanziati servano o meno come catalizzatori del cambiamento in materia di ambiente. Life è gestito direttamente dalla Commissione. Il più recente programma Life riguardava il periodo 2007 - 2013 e disponeva di una dotazione finanziaria annua media di 239 milioni di euro per il finanziamento di progetti – ossia meno dell’1.5 % della spesa stimata totale dell’Ue per l’ambiente. La Corte ha constatato che la mancanza di un meccanismo che indirizzasse le risorse scarse verso obiettivi preselezionati ha avuto come risultato l’assenza di una massa critica di buoni progetti che promuovessero sviluppi significativi nella politica ambientale dell’Ue. Inoltre, le ripartizioni nazionali indicative hanno ostacolato la selezione dei migliori progetti, poiché i progetti non venivano selezionati unicamente sulla base del loro merito, ma anche in base al loro Stato di origine. La Corte ha rilevato che la Commissione non ha giustificato in modo sufficiente la selezione dei progetti e che, sebbene alcuni progetti finanziati abbiano ottenuto risultati positivi, il programma non ha svolto il proprio compito fondamentale di assicurarne una diffusione e ed una replica efficaci. |
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