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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2007
 
   
  CONVEGNO A VERONA SU RUOLO SPECIALISTICA AMBULATORIALE INTERNA NELLA TRASFORMAZIONE DELLA SANITA’: ASSESSORE TOSI

 
   
  Verona, 19 marzo 2007 - “Per ridurre il tasso di ospedalizzazione, cioè il ricorso alle strutture ospedaliere dei pazienti affetti da patologie non acute, dovremo continuare il più rapidamente possibile nella riorganizzazione della medicina sul territorio, investendovi risorse adeguate”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche sanitarie Flavio Tosi intervenendo sabato, a Verona, al Convegno sul tema “La specialistica ambulatoriale interna nel processo di trasformazione dell’assistenza socio-sanitaria” organizzata dal Sumai (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana). “L’evoluzione della sanità e i costi crescenti dell’ospedalizzazione – ha aggiunto l’assessore regionale – impongono, come la Regione del Veneto sta già facendo, di potenziare la medicina di base, la specialistica ambulatoriale interna e le Utap (Unità Territoriali di Assistenza Primaria) che sono dei punti sanitari di integrazione fra medicina generale e medicina specialistica, alternativi al ricorso al pronto soccorso ospedaliero. Per questo motivo la giunta regionale aveva fissato per i direttori generali delle Ulss l’obiettivo di creare, nel biennio 2006-2007, almeno due Utap per ogni Ulss e, nell’ultimo riparto del fondo sanitario regionale per il 2007 ha destinato 7 milioni di euro per gli ospedali di comunità e ha vincolato lo 0,25% del bilancio di ogni Ulss (complessivamente circa 18 milioni di euro) per la realizzazione delle Utap”. “Il nostro obiettivo – ha concluso Tosi – è di razionalizzare l’uso delle risorse non per spendere di meno ma per spendere meglio, migliorando il servizio che il sistema sanitario deve rendere ai cittadini. I tempi purtroppo per la copertura capillare del territorio regionale con le Utap non dipendono da noi: è una riforma complessa che richiede o una nuova contrattazione con i medici di medicina generale a livello nazionale o nuovi strumenti legislativi che diano più forza e più poteri alle regioni nel rapporto con la medicina di base”. .  
   
 

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