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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2007
 
   
  FORSE SCOPERTO UN FUNGO CHE POTREBBE TRASFORMARE L´ETANOLO E L´INDUSTRIA DELL´IGIENE

 
   
  Bruxelles, 19 marzo 2007 - I ricercatori del Borås University College in Svezia hanno scoperto un fungo che converte i rifiuti in etanolo in maniera molto efficace. E, se non fosse già abbastanza per suscitare l´interesse di chi si occupa di ambiente, la biomassa residua può essere utilizzata per creare un materiale superassorbente che può essere ridotto in composto e che potrebbe sostituire bende, pannolini e assorbenti igienici, tutti prodotti non biodegradabili. Mohammad Taherzadeh e la sua équipe hanno scoperto che il fungo saprofita può trasformare i rifiuti in etanolo e può farlo in modo più efficiente del lievito da forno, utilizzato attualmente. La capacità di trasformare la liscivia di sulfite, un sottoprodotto della lavorazione di carta e polpa di viscosa, per la produzione di etanolo è molto preziosa in termini sia economici sia ambientali. «Si tratta di una scoperta entusiasmante», ha affermato il dottor Taherzadeh. «Gli zigomiceti [la specie cui appartiene il fungo] nella produzione di etanolo rappresentano un territorio inesplorato. Siamo gli unici scienziati al mondo ad averli presentati come funghi in grado di produrre etanolo, ma ci rendiamo conto che offrono un potenziale enorme». E le buone notizie per l´ambiente non sono finite: l´équipe ha scoperto che la biomassa che rimane dalla produzione di etanolo può essere utilizzata per creare un materiale a membrana cellulare superassorbente e antibatterico. Si tratta inoltre di un materiale biologico che può essere ridotto a compost e riciclato. La scoperta è così sensazionale che recentemente la Fondazione svedese per la conoscenza ha assegnato all´équipe un premio di 800 000 Sek (oltre 86 000 Eur) per il proseguimento della ricerca. Articoli quali pannolini, assorbenti igienici e bende vengono attualmente realizzati con il poliacrilato, che non è biodegradabile e deve essere bruciato. L´incenerimento libera biossido di carbonio, che contribuisce al riscaldamento globale. Se il poliacrilato dovesse essere sostituito da tale superassorbente biologico, i pannolini non dovrebbero più essere inceneriti e potrebbero invece essere ridotti in compost, lasciati macerare e convertiti in biogas. Il nuovo superassorbente ha altre proprietà che lo rendono interessante. «Il nostro materiale a membrana cellulare assorbe una quantità di liquidi pari a circa 10 volte il proprio peso. Può inoltre eliminare batteri e funghi, il che significa che il pannolino non irriterebbe la pelle e offrirebbe una protezione più duratura dai cattivi odori. Abbiamo inoltre condotto un esperimento aggiungendo l´E. Coli, un batterio di tipo aggressivo: il materiale a membrana cellulare è stato in grado di neutralizzarlo», ha spiegato il dottor Taherzadeh. Anche i test condotti con altri tipi di batteri, tra cui la klebsiella pneumonia, lo staphylococcus aureus e il fungo candida albicans, hanno dato risultati confortanti. La ricerca sulla produzione di etanolo è destinata a proseguire, ma attualmente è incentrata sull´ulteriore sviluppo del materiale a membrana cellulare. «Poiché si tratta di un´area sconosciuta, ci attende una mole notevole di lavoro per comprendere appieno il potenziale di questo materiale», ha dichiarato il dottor Taherzadeh. .  
   
 

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