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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Gennaio 2014
 
   
  PIEMONTE: BILANCIO 2014 IN PAREGGIO CON LE ENTRATE ORDINARIE CORRETTO IL DOCUMENTO DI PREVISIONE SULLA BASE DELLE OSSERVAZIONI DEI REVISORI CONTABILI. AUMENTATE DI 2 MILIONI DI EURO LE RISORSE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

 
   
  Torino, 22 gennaio 2014 - Presentato ieri in prima commissione del Consiglio regionale l’emendamento al bilancio di previsione 2014 , che recepisce le indicazioni ricevute dal collegio dei revisori dei conti, attuando le modifiche necessarie. La proposta, illustrata dal Vice Presidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin , prevede il pareggio attraverso le sole entrate ordinarie e la cancellazione di mutui per 435 milioni. Quest’ultima somma è ora iscritta in bilancio come anticipazioni di cassa del Governo, in base a quanto previsto dal decreto legge 35/2013. La cifra in arrivo da Roma coprirà quindi l’intero importo che era stato oggetto della richiesta di rettifica da parte dei revisori contabili, ma con ogni probabilità potrà anche essere superiore. In tutta Italia, infatti, sono ancora da ripartire 7,2 miliardi di euro come anticipazioni di cassa per il pagamento dei debiti degli enti locali e nella suddivisione dei fondi verrà data preferenza alle Regioni che meglio di altre hanno saputo utilizzare questo strumento legislativo. Il Piemonte, in questo senso, è stato in assoluto tra gli enti più efficienti. « Abbiamo corretto tutti gli aspetti tecnici nei quali il parere dei revisori non era stato favorevole – commenta l’assessore Pichetto – ma siamo andati anche oltre, riuscendo a reimpostare il bilancio in modo che si riuscisse a ottenere il pareggio esclusivamente con le entrate ordinarie. Questo significa che per il 2014, senza la necessità di ricorrere a entrate straordinarie come prestiti o mutui, teniamo in equilibrio i conti attuando un risanamento concreto ed effettivo. Siamo riusciti a far questo senza effettuare alcun taglio ai servizi essenziali e trovando anche ulteriori risorse per il diritto allo studio, il cui fondo è stato aumentato di due milioni di euro ». Nell’emendamento presentato sono state recepite le rettifiche anche relativamente agli altri aspetti evidenziati dai revisori. Tra questi, la contestazione di non aver accantonato somme a titolo di fondo spese impreviste, che sono invece regolarmente contemplate da un’apposita unità di spesa in cui complessivamente sono a disposizione oltre 560 milioni di euro.  
   
 

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