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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2007
 
   
  FESTA DEI VINI DI BERTIOLO

 
   
   Bertiolo - Le potenzialità non ancora completamente espresse della vitivinicoltura di pianura, la questione del Tocai che ha stimolato l´ottimizzazione dei vini prodotti realizzati con tale vitigno, ma anche la risoluzione della "querelle" sulla sua denominazione: sono questi i temi trattati dal Presidente della Regione Riccardo Illy Cche ha inaugurato il 17 marzo la 58. Ma Festa dei Vini di Bertiolo. Il presidente ha aperto il suo intervento, nei locali della Pro loco "Risorgive" (che egli stesso ha auspicato possano divenire, con il concorso dell´Amministrazione regionale, un´enoteca permanente), ribadendo l´intenzione di voler visitare, nel corso del suo mandato, tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia, e nel contempo partecipare alle rassegne enologiche più significative. Come lo è quella di Bertiolo (località che è una delle ventidue città del vino della regione) che da ventiquattro anni ospita la mostra-concorso dei vini Doc "Bertiul tal Friul", e ha dato modo, specialmente quest´anno, di evidenziare come i vini di pianura possano puntare all´eccellenza, stimolando i produttori a superare i complessi di inferiorità dei quali spesso risentono nei confronti dei "colleghi" di collina. E il produttore Piero Pittaro, tra l´altro presidente della giuria del premio "Vini Doc per un Friulano Doc", assegnato quest´anno al celebre cardiochirurgo Attilio Maseri, secondo Illy è un esempio significativo di viticoltore della pianura che ha saputo creare prodotti di alta qualità. "Del resto - ha specificato il presidente - anche la zona del Bordeaux, in Francia, dove si producono vini celebrati in tutto il mondo, è una zona pianeggiante". Illy ha poi parlato del Tocai, ricordando la legge finalizzata alla tutela della sua denominazione: si tratta di uno strumento normativo che, dopo essere stato approvato dalla Regione, è stato inviato al Governo nazionale per condividerne i contenuti. Secondo il presidente, i ricorsi intentati agli organi di giustizia europea, di primo e secondo grado, dovrebbero alla fine dare ragione al Tocai Friulano, anche perché, diversamente, questo sarebbe l´unico tra 122 vitigni non tutelato dalla Comunità. Peraltro, nel frattempo, la circolare emanata dal ministro De Castro consente ai produttori di apporre la denominazione Tocai sulle bottiglie del vino prodotto nella vendemmia del 2006. Dunque, il problema è temporaneamente risolto, e si riproporrà semmai a conclusione della prossima vendemmia: ma per quella data, sempre per il presidente, l´iter dei ricorsi dovrebbe avere dato ragione al Friuli Venezia Giulia, anche perché la Regione, ha affermato, non si può permettere di perdere un elemento della sua storia e delle tradizioni quale è il Tocai Friulano. La vicenda del Tocai, nata quattordici anni fa, ha comunque generato un aspetto positivo. Illy ha infatti evidenziato che nel frattempo la popolarità di questo vino è salita, soprattutto sul mercato regionale e nazionale, e i produttori, com´è accaduto per i vini realizzati nelle terre di pianura del Friuli Venezia Giulia, hanno affinato le loro capacità, facendone un vino di eccellenza. Alla cerimonia inaugurale sono tra gli altri intervenuti l´assessore regionale alle Autonomie Locali Franco Iacop, il senatore Angelo Compagnon, i consiglieri regionali Bruno Di Natale, Anna Maria Menosso e Giorgio Venier Romano. Gli interventi introduttivi, dopo il saluto del sindaco Mario Battistutta, sono stati del presidente della Provincia Marzio Strassoldo, del presidente della Pro loco, Bruno Piva, di Flavio Barbina, presidente dell´Associazione fra le Pro loco del Fvg, e di Roberto Rigonat, per la Camera di commercio di Udine. Sono seguite le premiazioni della Mostra concorso dei vini, presentata dal neopresidente regionale dell´Assoenologi, Rodolfo Rizzi. .  
   
 

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