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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Gennaio 2014 |
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UE: CONTRABBANDO DI SIGARETTE: BISOGNA CONFRONTARSI CON LŽINDUSTRIA DEL TABACCO
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Strasburgo, 29 gennaio 2014 - Secondo le stime della Commissione il commercio illecito di prodotti del tabacco costa ai paesi dellŽUe circa 10 miliardi di euro allŽanno in entrate fiscali perdute. Vari esperti ed eurodeputati si sono riuniti il 22 gennaio per discutere del ruolo svolto dai grandi produttori di tabacco. "LŽidea che stiamo vincendo la battaglia contro il contrabbando non è forse del tutto vera", ha detto lŽeurodeputato belga dei Verdi, Bart Staes. Coinvolgere i produttori del tabacco? Nel 2000, la Commissione europea ha messo in atto varie azioni legali contro Philip Morris International (Pmi) e altre società produttrici del tabacco, accusandole di contrabbando di sigarette. Il caso contro Phillip Morris è stata abbandonato nel 2004, dopo che la società ha accettato di pagare allŽUe e agli Stati membri 1 miliardo di euro in 12 anni e di effettuare pagamenti supplementari in caso di futuri sequestri di prodotti non-contraffatti. Accordi analoghi sono stati conclusi con Japan Tobacco International nel 2007, con British American Tobacco e Imperial Tobacco nel 2010. "Questi accordi non hanno portato maggiore trasparenza. Abbiamo bisogno di guardare più da vicino ciò che sta succedendo con i soldi pagati dallŽindustria. Abbiamo bisogno di una strategia coerente per fronteggiare il contrabbando", ha detto lŽeuroparlamentare tedesca del centro-destra, Ingeborg Grässle. "Ci sono prove che le quattro principali aziende produttrici di tabacco potrebbero ancora essere coinvolte in attività di contrabbando", ha aggiunto Anna Gilmore, professoressa di salute pubblica allŽUniversità di Bath. "Una parte importante del commercio illegale in Europa sembra essere legato ai grandi produttori di tabacco. Sembra che gli accordi conclusi non abbiano scoraggiato lŽindustria del tabacco". LŽassenza di dati affidabili - È difficile valutare la dimensione del commercio illegale del tabacco nellŽUe. Mancano dei dati affidabili. La fonte principale per le statistiche sono i sequestri di pacchetti contrabbandati e i pacchetti di sigarette vuoti raccolti in tutta lŽUe. Entrambi ci permettono di avere solo delle stime imprecise e mostrano dei risultati contraddittori sul volume del traffico illecito, ha spiegato lŽesperto belga Luk Joossens. Un Protocollo per eliminare il commercio illecito in tutto il mondo - LŽesperto polacco, Leszek Bartłomiejczyk, ha sostenuto la necessità di un sistema "track-and-trace" a livello mondiale che permetterebbe di mettere la produzione e la distribuzione dei prodotti del tabacco sotto controllo. Ha inoltre esortato lŽUe a ratificare il protocollo dellŽOms 2012 per eliminare il commercio illecito di prodotti del tabacco. Esso prevede un sistema globale di raccolta e di condivisione delle informazioni. Per il momento il protocollo è stato firmato dallŽUnione europea e da altri 53 paesi. |
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