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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2007
 
   
  ISTRUZIONE: INIZIATIVA ´´L´´AGRICOLTURA VA A SCUOLA´´

 
   
   Quello della scuola e quello dell´agricoltura sono due mondi che finora sono stati molto distanti tra loro. Ma sarebbe bene che s´incontrassero e in Friuli Venezia Giulia da tempo si sta lavorando con diversi progetti e iniziative per favorire questo incontro. Se ne è parlato il 15 marzo a Villa Manin (Ud) nel convegno "L´agricoltura va a scuola", organizzato dall´Ersa e al quale sono intervenuti gli assessori regionali all´Istruzione e cultura, Roberto Antonaz, e alle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna, Enzo Marsilio. Secondo Antonaz "il rapporto scuola-agricoltura giova a entrambi gli ambiti perché insegna ai giovani ciò che sui libri e abitando in città non colgono più: ovvero il miracolo del ciclo della natura, di cui le coltivazioni agricole sono il punto più evidente. In secondo luogo, avvicinando i giovani alla natura, si fa conoscere un mondo e un lavoro dai quali c´è stata una grande fuga, ma che piano piano sta conoscendo un ritorno". Si tratta insomma - ha concluso l´assessore - "di far uscire la scuola dal suo ambito normale per far conoscere, sperimentare, preparare una generazione più consapevole della ´delicatezza´ della natura in tutte le sue forme". Anche secondo Marsilio bisogna lavorare - come fanno Ersa e Direzione Centrale - per avvicinare i due mondi. "Per far riscoprire - ha affermato - con la realtà dell´agricoltura e delle sue lavorazioni e peculiarità, anche tutte le tematiche che vi ruotano attorno e che la Regione ha come priorità. Quando parliamo di qualità non ci limitiamo solo alla qualità delle produzioni agricole, ma alla qualità del ´sistema regione´ nel suo complesso". Per l´assessore, insomma, "è necessario che nella programmazione politica e amministrativa, quando si parla di sviluppo, si ponga l´agricoltura in primo piano. In questo senso il rapporto con la scuola diventa esenziale per la preparazione di cittadini più consapevoli. È facile parlare di agricoltura biologica: ma se poi i cittadini non si rendono conto che il maggior costo di quei prodotti significa qualità e sicurezza, quel tipo di agricoltura non avrà futuro". Il pensiero del mondo della scuola è stato espresso dal sovrintendente scolastico regionale, Ugo Panetta, che ha insistito su due urgenze: il rinnovamento della metodologica didattica e il sostegno che la società deve assicurare alla scuola. Alimentazione come educazione, quindi? Lo ha sostenuto Rosa Bianco Finocchiaro, coordinatrice scientifica del programma "Cultura che Nutre", mettendo in evidenza la complessità del concetto di alimentazione, che racchiude in sé storia, geografia, cultura, sociologia, religione e un´infinità di altri fattori, di cui tener conto. Uno dei progetti che la Regione sta portando avanti per far incontrare scuola e agricoltura sta nelle "fattorie didattiche": una "importante risorsa del territorio" di cui ha parlato Augusto Viola, direttore centrale Risorse agricole, naturali, forestali e montagna. A proposito delle "fattorie didattiche" dal convegno è emersa la proposta di aprire il progetto e i relativi laboratori - ma con personale specializzato - anche alle persone disabili. Il direttore dell´Ersa, Joseph Parente, infine, ha parlato de "maestro sul campo", cioè di come "educare" una nuova generazione di consumatori consapevoli. Nell´occasione sono state consegnate targhe alle fattorie didattiche accreditate e sono state presentate le guide "A scuola in fattoria" e "La spesa Bio con mamma e papà nei negozi a cielo aperto". . .  
   
 

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