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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Gennaio 2014 |
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INTESA REGIONE TOSCANA-RETE GEOTERMICA, ROSSI: "MOVIMENTARE IL MERCATO E CHIUDERE LA FILIERA TOSCANA"
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Firenze, 29 gennaio 2014 - Via libera ad un nuovo modo di produrre energia geotermica, mettendo in campo tecnologie a ridotto impatto sull´ambiente, opportunità inedite per chiudere la filiera nel rispetto delle esigenze dei singoli territori e con ricadute positive per l´occupazione. Questi, in sintesi, i punti che il presidente della Regione Enrico Rossi ha sottolineato descrivendo il deciso cambio di passo segnato dal Protocollo d´intesa siglato oggi dalla Regione Toscana e dalla Rete Geotermica (Rg), il network di imprese che si è costituito nell´ottobre scorso e di cui fa parte la grande maggioranza degli operatori attualmente titolari di permessi di ricerca in Toscana e soggetti industriali della filiera della geotermia. "E´ la prima volta che firmiamo un´intesa sulla geotermia – spiega Rossi – in un tavolo dove Enel non è presente. Ovviamente non abbiamo nulla contro Enel, con cui abbiamo lavorato e siglato numerose intese, ma credo sia un fatto positivo, che ha fra l´altro effetti regolatori del mercato, che oggi siamo in grado di dimostrare che, in Toscana, la geotermia è anche altro". La seconda ragione che rende importante l´intesa sta nel fatto che l´orizzonte nel quale opera la rete geotermica è quello della media e bassa entalpia, una metodologia di estrazione a circuito chiuso, che permette una quasi totale riduzione delle emissioni in atmosfera. Ma per i territori c´è, secondo Rossi, un´altra buona notizia. Ovvero, spiega, "la volontà delle imprese che operano nella Rete di contestualizzare l´intervento, di dialogare a livello locale con istituzioni e cittadini, in modo da non rispondere solo a logiche di profitto, ma assecondando potenzialità, cultura, vocazione, esigenze economiche dei diversi territori". "I cittadini devono sapere – prosegue Rossi - che si apre un capitolo nuovo che, oltre a dare risposte a una buona parte delle perplessità sollevate, negli anni, nei territori interessati dagli impianti geotermici, avrà ricadute positive anche sul fronte della produzione di tutto il know how che serve per il nuovo modo di produrre energia, con conseguenze positive anche sull´occupazione". Siti archeologici, sbloccati 4,5 milioni di euro. Frattura: "Ora gli interventi di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio" Campobasso, 29 gennaio 2014 - Tutela e valorizzazione dei siti archeologici e del patrimonio storico-artistico del Molise, le risorse sono disponibili. Oggi a Roma lo sblocco di 4,5 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Al Tavolo, il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise e la Regione. Fra gli interventi da finanziare, il sito archeologico Castello di Gerione a Casacalenda, le ville rustiche romane a Roccavivara ai fini della fruizione didattica, il sito archeologico di Saepinum-altilia, il museo dei Frentani nel parco archeologico dell´anfiteatro romano e di Villa Zappone a Larino, i monumenti storico-archeologici a Santa Croce di Magliano, l´anfiteatro Verlasce a Venafro, il completamento dell´allestimento didattico dei padiglioni del museo del Paleolitico a Isernia, il sito archeologico medievale Mura di Mennella a Filignano, il museo archeologico a Pietrabbondante, l´abbazia di San Vincenzo al Volturno a Castel San Vincenzo e il museo archeologico di Santa Maria delle Monache a Isernia. Sempre ieri, il Tavolo con le amministrazioni centrali interessate ha finalmente sbloccato ulteriori 766.322, euro di risorse Fsc 2000-2006 destinate al finanziamento del restauro e del consolidamento delle chiese di Sant´antuono e Sant´agostino di Venafro e di San Nicola di Bari di Castiglione di Carovilli. "Dopo una serrata trattativa con le amministrazioni centrali, in particolare con il Mibac, - spiega il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura -, finalmente siamo riusciti a ottenere lo sblocco di risorse importanti per il nostro territorio". "4,5 milioni di euro - evidenzia il governatore -, che serviranno a finanziare interventi di tutela e valorizzazione del preziosissimo patrimonio storico-archeologico del Molise, fonte di interesse artistico, culturale e turistico e anche economico e occupazionale per la nostra regione. Con l´accesso e la disponibilità delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione metteremo in campo gli interventi utili a difendere e dare nuovo lustro a un´eredità archeologica di assoluto valore nel mondo", conclude Paolo Frattura. |
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