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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Gennaio 2014
 
   
  ROSSI: "NON VENDIAMO ILLUSIONI. GIOVANISÌ OFFRE OPPORTUNITÀ E DIRITTI"

 
   
  Firenze, 30 gennaio 2014 - "Noi non vendiamo illusioni. Il progetto Giovanisì non dà tutte le risposte, ma offre opportunità e riconosce dei diritti". Così oggi pomeriggio al teatro Verdi di Firenze il presidente Enrico Rossi si è rivolto a un migliaio di ragazzi che stanno per vivere l´esperienza del Servizio civile. L´ultimo bando regionale vede accolte 2109 domande. "Voi mi ponete il problema del lavoro – ha detto rispondendo ad alcune domande – E´ una questione aperta. Fino a che non ci sarà una rivoluzione che cambia la politica nazionale e redistribuisce la ricchezza, la situazione diventerà sempre più grave, provocando sofferenza e ribellione. L´europa e il governo devono prendere qualche miliardo, 6 o 7 miliardi, una bella pacchettata di soldi pubblici, devono prendere i soldi ha chi ha tanto o evade le tasse e con questi creare 500mila posti di lavoro, nei settori dell´ambiente, della cultura, del sociale. Nel 2014 anche se non ci sarà recessione non ci sarà più occupazione. C´è paura, la gente che ha un po´ di soldi non li spende. Ci vuole la volontà di creare lavoro e rilanciare lo sviluppo. Si faccia il salario minimo, che in Italia non esiste". "Oggi però – ha proseguito – parliamo di un´altra cosa. La Regione e io personalmente siamo stati sollecitati dagli stessi giovani a investire sul servizio civile. Con questa misura del progetto Giovanisì (come con i tirocini che danno dignità al lavoratore in formazione) i giovani vengono a contatto con la realtà del lavoro, possono sperimentarsi, mettersi alla prova e imparare qualcosa. Offrendo i 433 euro al mese noi offriamo una opportunità, un diritto. Non è un lavoro, ma è la possibilità di fare qualcosa, di essere utile invece che stare a casa a non fa nulla. Non è poca cosa, vuol dire stare vicino ai giovani. Voglio ringraziare le associazioni che hanno presentato 450 progetti". "Temo – ha detto ancora Rossi – una frattura tra adulti e giovani, mentre la trasmissione del sapere e delle esperienze tra le generazioni è una ricchezza e guai a noi se la interrompessimo. Doppiamo ricostruire un rapporto: il paese che perde una generazione è un paese che prende la rincorsa per sbattere contro il muro, se non abbiamo le gambe dei giovani la Toscana rischia di rimanere seduta". E infine, anche rispondendo a interventi dalla platea dei giovani, il presidente ha concluso: "Condivido la vostra febbre per il lavoro. Ma vi invito anche ad andare avanti e a guardare a quanto abbiamo costruito con il progetto Giovanisì. Non buttate via il bambino con l´acqua sporca, piuttosto fatevi sentire e chiedeteci di più".  
   
 

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