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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2007
 
   
  ESPORTAZIONI PIEMONTESI: NEL 2006 LE VENDITE ALL’ESTERO CRESCONO DELL’8,4% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE MECCANICA, AUTOMOTIVE E ALIMENTARE TRA GLI ATTORI PRINCIPALI DELLA CRESCITA

 
   
  Torino, 20 marzo 2007 - Nel 2006, le esportazioni piemontesi sono cresciute dell’8,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo, in termini di valore, i 34,7 miliardi di euro. A livello nazionale, lo sviluppo delle vendite oltre confine è stato di 9 punti percentuale e ha caratterizzato tutte le ripartizioni geografiche, seppur con intensità differenti. Tra le principali regioni esportatrici, Emilia Romagna e Lombardia hanno ottenuto i risultati migliori, manifestando rispettivamente una crescita del 10,5% e del 9,0%. Il Veneto ha realizzato una performance positiva, incrementando le vendite oltre confine del 7,8%, mentre il Piemonte, grazie ad un ultimo trimestre particolarmente positivo (+11,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), si conferma la quarta regione esportatrice italiana. Tra i settori che hanno trainato le esportazioni piemontesi si collocano, analogamente a quanto avviene a livello nazionale, il comparto della meccanica, che sviluppa l’export dell’8,2%, seguito dall’alimentare che cresce di 8 punti percentuale. Anche la filiera autoveicolare, di grande importanza per l’economia piemontese, dimostra di essere in salute, registrando una variazione delle vendite oltre confine del +7,6%. Lo sviluppo di questo comparto ha caratterizzato sia la parte degli autoveicoli (+12,7%) che quella dei componenti autoveicolari(+7,4%). La filiera del tessile e abbigliamento, nonostante le persistenti difficoltà, riesce a chiudere il 2006 con una variazione positiva dell’export (+0,7%). “Le esportazioni piemontesi sono cresciute, nel 2006, del +8,4% rispetto all´anno precedente. Un aumento caratterizzato da una progressiva apertura verso i principali mercati europei e, in misura maggiore, verso quelli extraeuropei. Dopo le ristrutturazioni e i periodi congiunturali negativi degli scorsi anni, le imprese piemontesi hanno finalmente ritrovato competitività sui mercati internazionali. Un dato ancor più importante poiché conseguito senza le scorciatoie delle svalutazioni competitive, ma in un contesto valutario di euro forte. Nell´ultima parte dell´anno si è verificata un’ulteriore accelerazione degli interscambi commerciali, che conduce ad un consapevole ottimismo anche per la dinamica del 2007. Visto il buon momento economico, occorre lavorare in sinergia fra pubblico e privato, per esaltare la competitività delle nostre imprese e per cogliere le opportunità più interessanti dei mercati più dinamici” commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Per quanto riguarda i mercati di sbocco delle merci piemontesi, permane una sostanziale concentrazione delle esportazioni regionali sul territorio europeo, ma si rileva una tendenza maggiormente espansiva verso i Paesi extra-Ue. Complessivamente, le vendite all’interno dei confini dell’Unione europea sono infatti cresciute del 7%, mentre quelle verso i Paesi extra-Ue sono aumentate di oltre 11 punti percentuale. Tra i principali pater commerciali della nostra regione, la Francia ha incrementato gli acquisti di prodotti piemontesi del 3%, la Germania del 10,4%, l’Inghilterra ha registrato una crescita di poco inferiore ad un punto e mezzo, e la Spagna ha sviluppato gli acquisti in Piemonte del 7,2%. Tra i principali Paesi extra-Ue, si rilevano ottime performance: la Turchia aumenta le importazioni di oltre 11 punti percentuale, gli Stati Uniti crescono ad un ritmo di poco inferiore al 10%, e dati decisamente incoraggianti provengono dai Paesi asiatici. Verso l’India, il Piemonte esporta il 4,9% in più rispetto al 2005, e verso la Cina questa variazione positiva raggiunge addirittura i 19 punti percentuale. Passando dal dato regionale a quello provinciale, si rilevano variazioni positive per tutti i territori, ad eccezione di Biella che, a causa della forte specializzazione tessile, ha manifestato nel corso dell’anno maggiori difficoltà, registrando complessivamente una flessione delle esportazione dell’1,6%. Tra le realtà con lo sviluppo maggiore si collocano, invece, il Verbano Cusio Ossola (+22,5%), sostenuto dall’ottimo andamento dei metalli (comparto in cui rientrano i casalinghi), seguita da Asti con un incremento delle esportazioni del 14,3%. Ottimo anche lo sviluppo registrato da Alessandria (+12,6%), Novara (+11,4%) e Vercelli (+11,5%). Cuneo (+6,2%) e Torino (+7,4%) manifestano dinamiche al di sotto della media regionale, sebbene positive. . .  
   
 

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