Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Febbraio 2014
2030: È POSSIBILE RIDURRE LE EMISSIONI CO2 DEL 40%?
Strasburgo, 4 febbraio 2014 - Di quanto ridurre le emissioni di Co2 e quale tasso di energie rinnovabili bisogna fissare entro il 2030? La Commissione europea ha porposto un taglio del 40% delle emissioni di Co2 e un obiettivo del 27% per le energie rinnovabili. Ma non tutti i deputati sono d´accordo. Cosa ne pensano i due relatori del Pe, la deputata belga Anne Delvaux (Ppe) e quello polacco Konrad Szymański (Ecr)? Il tema dibattito della settimana prossima in plenaria. 2030 climate goals: a step in the right direction? Quali sono gli obiettivi? Delvaux - La proposta è un lavoro accettabile ma richiede di essere migliorata rapidamente. Szymański - La proposta è probablimente un passo nella direzione giusta per trovare nuove soluzioni sulle fonti di energie rinnovabili. Concede maggiore flessibilità agli Stati membri e una migliore distribuzione degli investimenti. Nonostante ciò, una riduzione del 40% delle emissioni di Co2 è completamente irrealista rispetto alla situazione economica europea. La Commissione non ha imparato nulla dal fallimento del nostra politica climatica. Scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra (Ets) Delvaux - La Commissione ha identificato molto bene il problema, ma intende affrontarlo nel 2021... Sarà troppo tardi! Szymański - Il sistema Ets è stato creato come uno strumento per ridurre le emissioni. Attraverso le nuove proposte è evidente che la Commissione europea vuole creare un mercato in maniera artificiale. È sbagliato e non dovremmo fare marcia indietro sul compromesso raggiunto nel 2008. Cosa bisognerebbe fare... Delvaux - La sola efficienza energetica ci permetterebbe di creare migliaia di posti di lavoro in Europa. Senza contare il miglioramento della protezione del nostro ambiente e del nostro clima. Szymański - Il nuovo meccanismo di riduzione dovrebbe essere basato unicamente sul mercato delle Ets. La riduzione delle nostre ambizioni dovrebbe essere accompagnata da degli accordi internazionali. Probabilmente dovremmo pensare a delle proposte diverse per i produttori di elettricità e per l´industria ad alta intensità energetica.