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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Febbraio 2014
 
   
  ZOOPROFILATTICO: MARINI “ATTIVITÀ FONDAMENTALE PER LA QUALITÀ DEL MADE IN ITALY”

 
   
   Perugia - Quattro milioni 250 mila prove di laboratorio; 165 ricerche scientifiche; 515 pubblicazioni scientifiche; collaborazione con 25 Paesi nel mondo; investimenti in attrezzature tecnologiche per circa tre milioni di euro. Sono queste solo alcune delle cifre dell’attività dell’ultimo quinquennio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche che si occupa di controllo della sicurezza alimentare e del benessere animale, e quindi per la tutela della salute delle persone. Allo scadere del mandato 2009-2013 il presidente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto, Paolo Lilli, ed il direttore generale, Silvano Severini, hanno voluto invitare la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a visitare la sede ed i laboratori, alcuni dei quali sono stati inaugurati di recente. Nel corso della visita svoltasi questa mattina Presidente e direttore generale hanno accompagnato la presidente Marini nei luoghi dove i 235 dipendenti, coadiuvati da 45 borsisti e numerosi volontari, svolgono il lavoro di controllo su tutta la filiera agro-alimentare ed animale, e dove vengono anche effettuate importantissime attività di ricerca scientifica, come quella relativa alla individuazione, ad ampio spettro, di antibiotici, tra le uniche in Italia grazie ad una dotazione di attrezzature tecnologiche all’avanguardia nel mondo. Così come è molto qualificato il laboratorio che si occupa della ricerca della presenza di pesticidi nelle produzioni vegetali. L’istituto opera al servizio di tutto il sistema pubblico regionale e locale, in collaborazione con il Ministero della Salute e con molte Università italiane e soprattutto con l’Ateneo umbro, ed opera altresì per conto del Nucleo Antisofisticazioni dell’Arma dei carabinieri. Sono anche moltissimi i soggetti privati che si rivolgono alle strutture dello Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche. L’attività di controllo è essenzialmente diretta alla sorveglianza delle principali malattie animali, delle malattie infettive trasmesse da agenti zoonotici (malattie trasmissibili dall’animale all’uomo n.D.r.) ed al controllo degli alimenti. Nel campo della lotta alla “peste suina” l’Istituto umbro-marchigiano vanta una esperienza ed una specializzazione che lo hanno reso famoso ed apprezzato nel mondo. “Maggiori sono i controlli che si effettuano in questi settori – ha ricordato il presidente Lilli nel corso del suo saluto – maggiore sarà la garanzia di qualità dei nostri alimenti. L’attività del nostro istituto però ha cercato di valorizzare in questo quinquennio anche la ricerca ad uso applicativo, ed i risultati ottenuto sono stati e sono di grande significato ed hanno accresciuto prestigio ed autorevolezza dello Zooprofilattico sperimentale di Umbria e Marche”. Il presidente Lilli ha quindi ricordato come la gestione dell’ente sia stata “particolarmente rigorosa ed oculata, sia sotto il profilo economico e finanziario, sia per la sua missione specifica di controllo e sorveglianza. Tutto questo – ha concluso – ci ha portato ad essere il secondo Istituto in Italia, nella graduatoria complessiva dei dieci analoghi Istituti che operano nel Paese”. Il direttore generale Severini ha invece illustrato nel dettaglio tutta l’attività svolta dall’Istituto, soffermandosi innanzitutto sulla gestione economica che ha consentito in questi anni investimenti per oltre 12 milioni di euro, provenienti per la maggior parte da risorse proprie del bilancio dell’ente e dall’attività di ricerca. “Nel corso di questo quinquennio di attività – ha affermato Severini – abbiamo anche realizzato significativi interventi di riqualificazione e ammodernamento delle diverse sede in cui opera l’Istituto, a Perugia, Ancona, Terni, Pesaro, Fermo e Tolentino”. Severini ha quindi ricordato come l’Istituto Zooprofilattico svolga per la regione Umbria progetti specifici relativi alla Farmacovigilanza, registro regionale dei tumori animali e per la valutazione “antibiotico resistenza”, e per la Regione Marche progetti per l’analisi del rischio per le aree “molluschi bivalvi”, malattie trasmissibili uomo-animale e viceversa, e adeguamento degli allevamenti alle norme della biosicurezza. “Ho avuto modo di verificare, ed apprezzare – ha affermato Marini -, quanto i risultati che avete raggiunto siano coerenti con l’importante missione dell’Istituto. E ciò non soltanto per quel che riguarda i risultati strettamente gestionali, ma soprattutto quelli relativi alla funzione di controllo e sorveglianza della qualità alimentare e della salute degli animali. Grazie al lavoro che svolgete in questo istituto, come quello che si effettua in tutta la rete degli Istituti Zooprofilattici, l’Italia può vantare una importante specificità in questo sistema di controllo. Questo rappresenta un valore in sé, per la salute di tutte le persone. Ma è anche un elemento che aiuta il nostro sistema economico e tutte le produzioni del ‘Made in Italy’ ad accrescere la capacità competitiva sui mercati mondiali. Moltissimi Paesi, infatti, e non ultima la Cina, condizionano le importazioni alle garanzie di qualità che i rispettivi prodotti offrono”. La presidente Marini nel ribadire la volontà della regione di “continuare a sostenere e rafforzare funzione e ruolo dell’Istituto zooprofilattico”, ne ha sottolineato l’importanza ed il suo essere “un fondamentale tassello della qualità complessivo del nostro sistema sanitario regionale”. Infine, salutando il Rettore dell’Università, Franco Moriconi, presente alla visita, la presidente ha auspicato un sempre maggiore collaborazione dell’Istituto con l’Ateneo nell’ambito della ricerca scientifica.  
   
 

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