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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Febbraio 2014
 
   
  TAVOLO COMPETITIVITÀ E SVILUPPO: 5 ROTTE PER MALPENSA

 
   
   Varese, 5 febbraio 2014 - "Sono almeno 10 anni che diciamo sempre le stesse cose. Ma allora vuol dire che Malpensa ci va bene così com’è?". Ha usato un approccio irrituale il presidente della Cdc varesina Renato Scapolan introducendo l’incontro del Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo promosso dalla Cdc e dedicato all’aeroporto, riunitosi ieri nella sede camerale di Malpensafiere. Al fianco di Scapolan c’erano anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il presidente di Sea Pietro Modiano. "Credo, però - ha proseguito Scapolan - che questo approccio sia il modo migliore per evidenziare l’urgenza di far giungere a soluzione problemi da troppo tempo irrisolti. Cosa intendiamo fare, come Sistema Varese, per invertire questa tendenza nefasta?". Subito dopo l’illustrazione di alcuni dati sulla situazione di Malpensa con il suo indotto, elaborati dall’Ufficio Studi della Cdc, il dibattito ha visto l’intervento degli esponenti delle associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali e le istituzioni più rappresentative con i consiglieri regionali e i parlamentari del nostro territorio presenti nel Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo. Al termine, si sono condivisi dei concetti messi a punto dalla stessa Cdc riassumibili in un patto sulle “Cinque rotte per lo sviluppo di Malpensa”: 1) Rapporto con Linate: occorre opporsi con forza a uno scenario di ulteriore crescita dello scalo milanese, ipotizzata dal nuovo piano Alitalia, che renderebbe Malpensa ancor più marginale. Al contrario occorre pretendere che il city airport al massimo mantenga l’attuale livello di passeggeri e destinazioni. Si deve insomma consentire a Malpensa di poter contare sui propri volumi e proseguire nel piano di investimenti, migliorando l’attrattività per nuove compagnie. 2) Accessibilità all’aeroporto: attraverso l’impegno di tutte le istituzioni, ciascuna per il proprio livello di governo e la propria competenza, va assicurata l’attuazione delle opere connesse a Malpensa e la loro messa a rete. Questo in un disegno complessivo che comprenda lo sviluppo aeroportuale. 3) Scelte strategiche del gestore: con il de-hubbing del 2008 Alitalia ha perso di 7 milioni di viaggiatori in transito; ora è possibile uno sviluppo come “hub multi vettore” secondo lo schema delineato da Emirates con il volo Dubai-malpensa, recentemente prolungato con il Malpensa-new York. Va quindi supportato lo sforzo della società di gestione aeroportuale nell’attuazione, nonostante la flessione dei traffici, del piano di investimenti previsto. E questo, in particolare, con il completamento del terzo satellite, in modo da preparare al meglio l’aerostazione ad accogliere nuove compagnie. 4) Politiche nazionali del trasporto aereo: c’è la necessità di una forte volontà politica di sviluppo dell’aeroporto varesino, almeno in due direzioni. La prima è quella dei negoziati con i paesi esteri per favorire l’arrivo di nuove compagnie; la seconda è quella dello snellimento burocratico, con percorsi agevolati per il rilascio delle necessarie autorizzazioni (ottenimento dei diritti di V libertà) e pe rl’avvio di servizi evoluti (per esempio, facilitazioni nelle pratiche doganali). Il territorio deve dunque farsi trovare pronto ad accompagnare con i mezzi a propria disposizione, a tutti i livelli istituzionali e senza incertezze, questo tipo di evoluzione. 5) Expo 2015: Malpensa sarà la porta d’accesso naturale al grande evento. Come territorio, ma in realtà come Paese, bisogna agire affinché questo appuntamento sia un’opportunità di crescita duratura (anche) per l’aeroporto intercontinentale, in modo che la legacy, il “lascito” oltre Expo sia più importante delle ricadute che l’evento in sé potrà assicurare nei sei mesi della sua durata. Patto con le “Cinque rotte per lo sviluppo di Malpensa” sulle quali il presidente della Cdc ha chiesto e ottenuto l’impegno, ciascuno per la propria parte, da tutti gli interlocutori del Tavolo. "Un impegno concreto per il Sistema Varese – conclude lo stesso Scapolan – attorno al quale si costruisce quella grande alleanza indispensabile per la soluzione favorevole della questione Malpensa. Noi vigileremo ed entro 60 giorni ci ritroveremo come Tavolo Competitività e Sviluppo per fare il punto della situazione".  
   
 

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