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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Febbraio 2014
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: NUOVE REGOLE ANTI-SFRUTTAMENTO PER I LAVORATORI STAGIONALI EXTRACOMUNITARI

 
   
  Strasburgo, 5 febbraio 2014 - Ogni anno, più di 100.000 lavoratori vengono in Europa per lavorare in settori che necessitano di manodopera stagionale, l´agricoltura o il turismo. Mercoledì 5 febbraio il Parlamento vota le prime norme dell´Ue in materia di lavoratori stagionali non europei. Le norme mirano a porre fine allo sfruttamento dei lavoratori stagionali e a stabilire delle condizioni di lavoro dignitose per i lavoratori migranti. Abbiamo parlato con il relatore, Claude Moraes, europarlamentare laburista inglese. Come potranno beneficiare di queste nuove norme i lavoratori stagionali extracomunitari? E i lavoratori dell´Ue? Per la prima volta i lavoratori stagionali extracomunitari avranno il diritto a varie prestazioni, come una sistemazione adeguata, il diritto di prolungare il soggiorno o di cambiare il datore di lavoro. Alcuni articoli della legislazione prevedono la parità di trattamento, una norma a tutela del licenziamento e un regime di ispezioni. Senza regimi sanzionatori e di ispezione questi impegni non sarebbero che delle buone intenzioni. Questo farà sì che i lavoratori stagionali extracomunitari non vengano sfruttati. Migliorare gli standard per una categoria di lavoratori permetterà di elevare gli standard anche per gli altri. A suo parere, le nuove norme metteranno fine al dumping sociale dei lavoratori stagionali comunitari ed extracomunitari? Anche se la disoccupazione ha raggiunto dei tassi molto alti nell´Ue, ci sono dei settori che necessitano una manodopera dai paesi terzi. Dobbiamo garantire che sia fatto in modo ragionevole con degli standard adeguati. Se non implementiamo questo tipo di legislazione, allora avremo un rischio di dumping sociale e di sfruttamento. Certamente le nuove regole non risolveranno tutti i problemi dal giorno alla notte, ma sarà un grande passo in avanti nella giusta direzione. Il Parlamento ha chiesto una maggiore protezione per i lavoratori stagionali extracomunitari anche se alcuni Stati membri temevano dei costi aggiuntivi. Sono fondati questi timori? Non credo che questa normativa avrebbe potuto essere adottata se gli Stati membri fossero stati contrari. La linea di fondo è che i datori di lavoro erano pienamente coscienti del fatto che dei lavoratori trattati bene sono anche più produttivi.  
   
 

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