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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2007
 
   
  DIRETTIVA NITRATI. IN REGIONE LA GIUNTA DELLA COLDIRETTI

 
   
  Venezia - La realizzazione di una rete di impianti in grado di gestire il ciclo completo nel trattamento dei reflui animali, consentendo la riduzione del carico di azoto e il recupero energetico dalla biomassa trattata. È questo l’obiettivo che la Giunta della Coldiretti del Veneto, guidata dal Presidente, Giorgio Piazza, ha illustrato oggi a Palazzo Balbi al Presidente della Regione, Giancarlo Galan e all’Assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta. Gli impianti, per la cui realizzazione è stato richiesto l’intervento della Regione, rappresentano la risposta che la Coldiretti intende dare relativamente alla questione della Direttiva europea sui nitrati in agricoltura. Una Direttiva che rischia di colpire circa 6 mila aziende di allevamento venete. L’unione Europea, infatti, per ridurre la quantità di nitrati che penetra nel terreno, principalmente a causa delle deiezioni animali, creando il cosiddetto problema di “eutrofizzazione delle acque” e in particolare di quelle delle falde profonde da cui attingono gli acquedotti, ha stabilito che nelle zone definite vulnerabili siano imposti importanti vincoli per l’utilizzo dei reflui zootecnici quali fertilizzanti. In base a questa disposizione, è stato ribadito, molte aziende dovranno intervenire con una riorganizzazione delle modalità di gestione dell’allevamento e, in alcuni casi, delle strutture aziendali, riorganizzazioni e ristrutturazioni che molti non potrebbero sostenere. Ecco quindi la proposta di riutilizzare i reflui in esubero per la produzione di energia o calore. “Non vi lasceremo soli in questa situazione – ha risposto il Presidente Galan – e assieme cercheremo delle soluzioni alternative per le quali troveremo le risorse necessarie. Non è certo nostra intenzione che la realtà agricola veneta, fatta di tradizione, cultura e specificità, venga distrutta”. Da parte sua l’Assessore Conta, dopo aver ricordato che la Regione del Veneto sin dal 2003 ha risposto a tutte le richieste avanzate con la Direttiva dalla Commissione europea, individuando, tra l’altro, ulteriori zone vulnerabili rispetto a quelle indicate in sede comunitaria, ha detto che purtroppo il Veneto in questa vicenda paga il ritardo di altre regioni, in particolare del Nord, per cui è auspicabile che la Commissione riveda le proprie . Riferendosi poi alla progetto della Coldiretti Conta ne ha condiviso pienamente le finalità. “Sfruttare i reflui come risorsa per la produzione di energia o calore risponde a quelle che è la nostra politica ambientale. Ricordo a questo proposito che nell’ambito del progetto strutturale per la lotta all’inquinamento, è in via di definizione un bando per l’utilizzo di un fondo di rotazione finalizzato proprio alla realizzazione, tra l’altro, di impianti per la produzione di energia e calore”. .  
   
 

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